Nell’attesa che si risolvano le questioni societarie, torna a far parlare di sé – suo malgrado e, ovviamente, in termini negativi – il decadente stadio di contrada Selvapiana. La Figc ha messo nero su bianco: o si completano una serie di lavori urgenti o niente agibilità per il prossimo campionato di serie D. Il Dipartimento Interregionale ha così scritto sia alla società rossoblù che al Comune riferendosi a un sopralluogo effettuato lo scorso 17 maggio che non ha avuto esito positivo.
In particolare, sconvolge leggere il punto 6 che la dice lunga sulle condizioni dell’impianto: «Gli spogliatoi si presentano sporchi e maltenuti – scrive, senza girarci intorno, la Figc -. E si rileva anche mancanza di un lavabo nello spogliatoio locali e di un orinatoio in quello degli ospiti».
Incuria, insomma. Ma anche problemi strutturali e certificazioni che mancano. Come ad esempio un verbale aggiornato della Commissione provinciale che indichi pure la capienza suddivisa per settori. Oltre che agli spogliatoi, non mancano certo rilievi al terreno di gioco visto che la superfice viene definita “non regolarizzate con necessità di rizollatura delle aree di rigore». Ma c’è di più. Ed è un particolare che, se qualche squadra avesse presentato riserva scritta prima di una partita, avrebbe addirittura potuto portare – se il problema non fosse stato risolto in quarantacinque minuti – a una sconfitta a tavolino. Le porte da gioco, infatti, non risultano essere di altezza regolamentare. «Le altezze – si legge ancora nella lettera – non sono conformi alla misura di 2,44 metri con una tolleranza di 2 centimetri. Necessitano di nuovi ganci di supporto e devono essere protette con materiale antinfortunistico».
Più complicata la questione del settore ospiti visto che il fossato non risulta a norma. «Non rispetta le dimensioni di 2,50 metrix2,50 metri oltre alla rispondenza della balaustra verso il terreno di gioco inferiore a 110 cm. In alternativa alla messa a norma del fossato (di fatto impossibile, ndr) si potrà erigere apposita recinzione interna, dotando peraltro il settore di due varchi di sicurezza».
Sulle tempistiche la Figc è perentoria: «L’eventuale disputa di gare di campionato sarà subordinata al completamento delle opere sopradescritte, le quali dovranno essere necessariamente terminate prima dell’inizio della stagione sportiva, precisando che prima di detto termine sarà comunque effettuato un sopralluogo di controllo».
Prescrizioni, queste, che si aggiungono alle altre già necessarie per strappare il sì della Commissione di vigilanza. Quella di Selvapiana sembra davvero un’odissea infinita.

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