Motivare e ri-motivare l’impegno a servizio del territorio. Questa la mission del laboratorio promosso dalla Scuola di cultura e formazione socio-politica “G. Toniolo”. Al primo incontro dei “Dialoghi con la politica” l’arcivescovo Giancarlo Bregantini ha fatto appello a tutti coloro che sono già classe dirigente o che intendono diventarlo alle prossime consultazioni: «La politica, essendo una vocazione, per compiere passi verso la rivalutazione di se stessa deve essere una politica dagli occhi aperti». A un anno dalla scadenza della legislatura regionale, padre Giancarlo apre formalmente il confronto, un momento che si pone a supporto nella ricerca di criteri di discernimento comunitario negli ambiti della vita pubblica, nella ricerca di un metodo etico e solido affinché la politica, con le sue responsabilità, risponda alle domande della società attuale aggredita ogni giorno da gravi squilibri e incrinata da interminabili crisi.
«L’iniziativa è stata accolta da politici e cittadini come un vero itinerario formativo – riferisce il responsabile della Scuola Toniolo – che, dalle indicazioni espresse da monsignor Bregantini, si sta già articolando in sollecitazioni mirate ad approfondire l’esperienza biblica dei due re d’Israele, Saul e Davide, per trarre dalle loro vicende e dalle abilità politiche antitetiche, spunti concreti per la dimensione sociale a tutto campo. Con questa spinta orientatrice che sgorga dalla Parola di Dio, la riflessione di questa prima serata ha permesso di tracciare un quadro ricco e ben chiaro attorno al bisogno di una “nuova sintesi culturale, etica e politica”, da postulare unitamente e in chiave valoriale all’interno di un processo di sviluppo sostenibile per il territorio molisano, come roccia su cui fondarsi e rifondarsi a livello identitario».
Aperto a tutti. il laboratorio e vuole essere un’occasione proficua per rafforzare le coscienze di fronte al vortice di ideologie degenerative e superare il diffondersi dello scetticismo e della sfiducia verso il mondo della politica. Di fronte a tale rischio è necessario rivendicare la propria partecipazione attiva e generativa alle questioni sociali, tenendo viva la rilevanza culturale del Vangelo, al quale il laboratorio si richiama. Gli incontri continueranno ogni venerdì alle ore 19 nel salone Celestino V.
«Per attuare la trasformazione e il rinnovamento di alcuni ambiti – il messaggio finale della Scuola – è necessario infatti guidare la politica tramite l’operante collaborazione di tutti. E per comprendere l’evolversi della società civile di cui tutti facciamo parte è poi urgente assimilare una visione d’insieme nel poliedro socio-culturale e puntare a quello che monsignor Bregantini, da pastore appassionato, definisce “riforma organica della speranza”, perché sul fronte attuale è la speranza oggi la più alta conquista storica».

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