L’Associazione costruttori edili del Molise si fa sentire nuovamente sul tema dei pagamenti da parte della Regione.

Dopo numerose sollecitazioni cadute nel vuoto rivolte nei mesi corsi alla Regione Molise e nello specifico al governatore Frattura e all’assessore Nagni (“Concentrati solo su sanità e trasporti”, l’atto d’accusa dell’Acem), l’associazione esprime profondo rammarico “per il mancato sblocco dei pagamenti alle imprese edili e denuncia il grave disagio della categoria a due settimane da un Natale che le aziende, e i loro dipendenti, vivranno in maniera molto amara”.

“Con l’imminente chiusura delle tesorerie – spiega il presidente Corrado Di Niro – le speranze di riscossione possono considerarsi ormai tramontate e, visto lo stato dell’arte, tra adempimenti di bilancio e tecnicismi burocratici, con molta verosimiglianza la ripresa dei pagamenti avverrà non prima di maggio, quando molte aziende saranno fallite, in liquidazione o in mano agli usurai. Non accettiamo che i pagamenti alle imprese avvengano una volta all’anno: le imprese avanzano soldi per lavori eseguiti ormai tre anni fa ed il tutto in barba a una direttiva europea recepita dall’ordinamento italiano che prevede invece che i pagamenti avvengano entro trenta giorni o massimo sessanta in alcuni casi specifici”.

2 Commenti

  1. domenico scrive:

    di sicuro se la finanza indagasse, scoprirebbe che i soldi destinati alle imprese,hanno preso altre strade,chiaramente con relativi interessi personali… basti pensare ai soli interessi che una cifra di 27 milioni di euro puo’ generare!! ma si sa,non si va a indagare uno che con quei soldi,si compra chiunque!!!

  2. di lisa giuseppe scrive:

    sebra che si chiede una elemosina, con questi malviventi che vi governano bisogna dialogare in un altro modo.
    Dopo 30 giorni bisogna consultare un avvocato e procedere senza paura delle conseguenze.
    Mglio non lavorare, che chiedere elemosina dopo avere lavorato

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