Scatta la caccia all’occasione in Molise e Confcommercio e Adoc Molise hanno stilato il vademecum per prestare attenzione agli acquisti a prezzi vantaggiosi. Dieci semplici regole da tenere sempre bene in mente per non incorrere in incidenti e ‘fregature’.
Una iniziativa congiunta che, come sottolineano il direttore di Confcommercio Molise, Irene Tartaglia, e il presidente dell’associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori del Molise, Nicola Criscuoli, «propone la valorizzazione di comportamenti ispirati alla correttezza e all’etica delle attività commerciali in occasione dei saldi. Qualità e trasparenza rappresentano i caratteri distintivi che contraddistinguono da sempre le nostre piccole imprese, per questi motivi puntiamo al rispetto della legalità, che siamo certi può essere una leva capace di dare una spinta ai consumi».
Prima di tutto bisogna «conservare sempre lo scontrino» visto che «i capi in saldo si possono sostituire se i prodotti acquistati sono danneggiati o non conformi». I negozianti, infatti, sono obbligati «a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare». Occhio poi ai fondi di magazzino: «La merce posta in vendita sotto la voce ‘saldo’ – ricordano ancora Tartaglia e Criscuoli – deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino di anni e stagioni precedenti». Quindi meglio stare «alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono improvvisamente riempiti dei più svariati articoli».
L’invito, poi, è al consumo ponderato: «Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi». Meglio redigere una piccola lista dei desideri per non tornare a casa «colmi di capi, magari acquistati anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai».
Prestare attenzione ai super sconti superiori al 50 percento: «spesso nasconde merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Diffidate inoltre dei marchi molto simili a quelli noti. Potrebbero essere capi contraffatti». Meglio se lo shopping è di fiducia: «servitevi presso negozi di cui vi fidate o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto».
Occhio ancora al cartellino: deve sempre indicare «il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato». Non arrabbiatevi se non è ammessa la prova dei capi: «Non c’è alcun obbligo da parte del negoziante di farvi provare gli abiti ma è una facoltà rimessa alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati».
Infine, i pagamenti: «Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi». E se proprio avete la mania dello shopping online è bene ricordare che «sono state introdotte molte novità per i contratti a distanza, stipulati via internet e comunque fuori dai locali commerciali».

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