La protesta servirà per accendere ancora una volta l’attenzione sulla vertenza Gam che tiene in ostaggio 240 lavoratori il cui destino è appeso ad un filo. Martedì mattina, mentre a Palazzo D’Aimmo si terrà il Consiglio regionale, i lavoratori della Gam si incontreranno davanti ai cancelli di quella che una volta era una delle aziende più fiorenti della regione. E da lì in corteo raggiungeranno e occuperanno la Statale 17, l’arteria che collega Campobasso ad Isernia. Una manifestazione di rabbia e orgoglio, non certo di rassegnazione alla quale sono stati invitati tutti i Sindaci del Molise, in una sorta di «chiamata alle armi» in difesa dell’economia regionale. Il tempo ormai non è più un alleato in questa vicenda che si trascina da anni ormai, tra alti e bassi. Speranze di futuro e occupazione che poi cedono il passo alla realtà che ha le tinte fosche della disperazione di chi è troppo giovane per andare in pensione e troppo anziano per aspirare ad un nuovo lavoro. Di chi ha una famiglia di cui prendersi cura, figli da crescere, bollette da pagare. Quarantaquattro giorni: questo il lasso di tempo dentro il quale una lunga catena di eventi dovrà concretizzarsi. E poi, dal 4 novembre prossimo, il baratro che si materializzerà quando termineranno gli ammortizzatori sociali, quell’appiglio al quale ci si è aggrappati nell’attesa di tornare al lavoro. Il count down comporta la convocazione del tavolo tecnico al Mise, la contestuale presenza di Amadori, la possibilità di poter ragionare della exit strategy ipotizzata dal governatore Toma che non ha mollato, anzi, ha accelerato e chiesto all’Agricola Vicentina di avanzare una proposta che consenta un numero maggiore di occupati nell’ambito dell’allevamento, che garantisca l’autoimprenditorialità attraverso la garanzia di assorbimento del prodotto così da consentire flussi finanziari stabili che siano da garanzia per gli istituti bancari. La Regione Molise è pronta a fare la propria parte, attraverso forme di sostegno che di certo saranno realizzabili attraverso bandi specifici. Questa nuova proposta, entrata nell’agenda dei colloqui – al momento informali – tra la Regione Molise e l’Agricola Vicentina, potrebbe essere portata all’attenzione dei tecnici del Mise, sempre che la convocazione del tavolo avvenga in tempi rapidi così come auspicato dal governatore che ancora una volta l’ha sollecitato, battendo i pugni sul tavolo, lunedì scorso. E dopo di lui, 24 ore dopo, anche le segreterie nazionali della Triplice hanno inviato una analoga richiesta ai Ministri Patuanelli e Catalfo. Il tempo stringe, è evidente, e su questo filo di lana si giocano speranze e destini che non riguardano solo i lavoratori e le famiglie ma il tessuto economico della regione.

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