Incremento dei bandi di gara, appalti in ripartenza, crescita degli investimenti in manutenzione programmata: il bilancio Anas per il 2019 è tutto di segno positivo.
Sbloccati cantieri per 2 miliardi e mezzo di euro, bandi di gara raddoppiati rispetto al 2018 per un valore di 4 miliardi e 200 milioni di euro, appalto di nuove opere per 1 miliardo e 600 milioni di euro, 647 milioni di euro investiti in manutenzione programmata con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente: questi i numeri dei risultati conseguiti e sui quali l’amministratore delegato Simonini accende l’attenzione. «La riorganizzazione della struttura aziendale – per razionalizzare i processi, garantire maggiore rapidità decisionale potenziando al contempo il presidio del territorio -ha permesso ad Anas di migliorare gli standard di sicurezza della nostra rete, garantendo agli utenti continuità territoriale e qualità dei servizi» spiega. Nell’anno che si è concluso, Anas ha riavviato gli appalti delle nuove opere con 9 bandi di gara già pubblicati; la produzione complessiva è stati parti a 1,066 miliardi di euro, con una minima flessione rispetto al valore 2018 di 1,076 miliardi. «Flessione dovuta all’impatto della crisi delle aziende del settore – rimarca l’amministratore delegato – e alle criticità legate all’iter autorizzativo delle opere: le principali 20 commesse in sofferenza, infatti, incidono per il 72% rispetto al portafoglio lavori complessivi». Notizie positive sul fronte delle assunzioni rispetto alle previsioni: nel 2019 assunte circa 1250 professionalità di cui oltre la metà a tempo indeterminato. La previsione per il 2020 sfiora le 900 unità. Un risultato, unitamente al percorso di valorizzazione del personale interno, che permette all’azienda di potenziare la sua operatività. «È stato per Anas – ha dichiarato l’ad Massimo Simonini – un anno intenso, ricco di sfide e di risultati importanti, grazie anche al consolidamento dell’appartenenza al Gruppo Fs Italiane. Realizzato un processo di pianificazione degli investimenti e di programmazione dei lavori che ci ha permesso non solo di sbloccare alcuni cantieri fondamentali, ma di investire ingenti risorse nella manutenzione programmata. La riorganizzazione della struttura aziendale – ha concluso – ha assicurato la razionalizzazione dei processi e la maggiore rapidità decisionale, potenziando al contempo il presidio del territorio e ha quindi permesso ad Anas di migliorare gli standard di sicurezza della nostra rete, garantendo agli utenti continuità territoriale e qualità dei servizi».

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