«Un confronto operativo per individuare un’organizzazione comune nel caso la nostra regione possa essere anche colpita da questa epidemia».
Così il prefetto di Campobasso Maria Guia Federico al termine del vertice che si è svolto ieri pomeriggio al Palazzo del Governo sull’emergenza coronavirus.
Federico, d’intesa con il presidente della Regione Donato Toma, ha presieduto, una riunione finalizzata a valutare insieme le misure precauzionali già messe in campo e quelle da programmare in relazione alla presenza, in altre aree del territorio nazionale, di un cluster di infezioni da coronavirus. Ai lavori, oltre a Toma, hanno preso parte il vicario reggente della Prefettura di Isernia, i sindaci di Campobasso e Isernia, i Presidenti delle due province, i vertici delle forze di polizia territoriali, dei Vigili del Fuoco e del Comando Militare regionale, il capo del competente Dipartimento regionale, il sub commissario della sanità, il commissario straordinario dell’Asrem, il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria, il responsabile del Servizio 118, il dirigente del servizio regionale di Protezione Civile, il referente della Croce Rossa Italiana.
«In questo momento non c’è nessuna emergenza, c’è prevenzione, utile e proporzionata agli eventi», ha dichiarato Toma a margine dell’incontro. Sulle voci di chiusura delle scuole ha precisato che per il momento non ci sono provvedimenti del genere. Stamane l’incontro dei governatori con il premier Conte alla Protezione civile nazionale in cui «stabiliremo se prendere queste misure precauzionali». È importante, comunque, ha aggiunto raggiunto telefonicamente da Primo Piano, l’omogeneità dei provvedimenti sul territorio nazionale, regole il più possibile uguali per tutti.
Lui stesso al tavolo aveva illustrato alle istituzioni presenti, chiamate a farla rispettare ognuno per la sua competenza, l’ordinanza emanata ieri volta a garantire una costante ed attiva sorveglianza contro la potenziale diffusione del virus. Il testo è consultabile sul sito www.regione.molise.it. Il presidente ha anche riferito del potenziamento dei servizi di emergenza sanitaria e di protezione civile. Un plauso generale è stato rivolto a tutti i cittadini che hanno finora, dicono dalla Prefettura, mostrato senso di responsabilità e spontanea adesione alle raccomandazioni e alle disposizioni introdotte dall’autorità regionale e alle condotte di autoprotezione,mostrando piena consapevolezza della necessità di assicurare una collaborazione attiva con le istituzioni per proteggere il territorio.
In serata infine la disposizione di Toma all’Asrem per attivare le misure che si renderanno necessarie per l’arrivo dei 190 agenti di Polizia provenienti da Piacenza.
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Ecco i numeri da chiamare

Una linea telefonica dedicata all’emergenza Covid 19: la decisione è stata assunta dall’Unità di crisi aziendale, composta dal commissario straordinario Virginia Scafarto e dai responsabili dello staff della direzione strategica dell’Asrem, con l’obiettivo di evitare accessi inappropriati al Pronto soccorso e per evitare di intasare quella del 118, dedicata esclusivamente alle richieste di soccorso sanitario.
I numeri dedicati sono lo 0874-313000 e lo 0874-409000: alle segnalazioni e alle richieste di informazioni degli utenti di rientro in Molise, che abbiano soggiornato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, risponderà il personale medico dalle 8 alle 24.
L’Azienda fa appello al senso di responsabilità della popolazione auspicando un uso consapevole e appropriato della linea dedicata, analogamente a quella del 118 che, come già detto, deve essere utilizzata esclusivamente per le richieste di soccorso.
Per ricevere tutte le informazioni utili, i cittadini possono rivolgersi anche al Numero verde 1500, attivo 24 ore su 24, istituito dal Ministero della Salute.

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