Ulteriori misure restrittive, come è noto, quelle messe in campo dal presidente del Consiglio dei ministri, entrate in vigore ieri e valide fino al prossimo 3 aprile. Al primo posto la salute e la sicurezza dei lavoratori: lo ha rimarcato il premier Conte nella diretta ‘notturna’ con la quale ha informato il Paese della necessità di un ulteriore giro di vite per contenere l’epidemia da Coronavirus. È di 80 voci l’elenco delle attività che continueranno a rimanere aperte: l’assenso alle misure drastiche messe in campo e contenute nel decreto è arrivato dopo una lunghissima giornata al Mise. Il decreto autorizza le attività che erogano servizi di pubblica utilità o servizi essenziali: resteranno in funzione l’intera filiera alimentare per bevande e cibo, quella dei dispositivi medico-sanitari e della farmaceutica e, tra i servizi, quelli dei call center. E la lista potrà essere aggiornata tramite decreto del Mise, sentito il Mef. Aperte le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere autorizzate, previa comunicazione al prefetto della provincia dove è ubicata l’attività produttiva. Il prefetto potrà sospendere le attività se reputa non sussistano le condizioni per farle operare. Se l’attività è finalizzata all’erogazione di un servizio pubblico essenziale non è soggetta a comunicazione .
Sospensione attività operativa dal 25 marzo. Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del decreto avranno tempo fino a domani per completare le attività necessarie alla sospensione, compresa la spedizione della merce in giacenza. Ad ogni modo le attività che vengono sospese potranno comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile.
Divieto di trasferimento fra comuni. Nel decreto è contenuto come è noto anche il divieto per le persone di trasferirsi o spostarsi in un comune diverso da quello in cui ci si trova. Tale divieto è entrato in vigore domenica scorsa grazie ad una ordinanza congiunta dei ministri Speranza e Lamorgese e vale sia che ci si sposti con mezzi di trasporto pubblico sia con mezzi privati. Ci si potrà muovere da un comune all’altro, dunque, solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.
Supermercati e negozi di prima necessità. Alimentari, ipermercati e supermercati resteranno aperti. Attenzione, però, agli orari e ai giorni di apertura perché, su questo punto, le Regioni si sono mosse, nei giorni scorsi, in ordine sparso.
Lavoro. La forma ordinaria per il lavoro continuerà ad essere lo smart working fino alla cessazione dell’emergenza. Le comprovate esigenze lavorative restano tra i motivi che giustificano lo spostamento rispetto alla residenza o al domicilio.
Studi professionali. Nessuna sospensione per le attività: nell’elenco allegato al Dpcm aperte le attività legali e contabili, gli studi di architettura e di ingegneria, i commercialisti e notai anche se alcune regioni hanno disposto precise restrizioni. Tra i codici Ateco che possono operare ci sono anche i servizi veterinari.
Baby sitter, badanti e colf. Potranno continuare a lavorare, operativo anche il portiere in condominio. Gli spostamenti per questa categoria sono consentiti. Al lavoro domestico non si applica la cassa integrazione.
Banche e assicurazioni. Continueranno ad erogare i propri servizi ma è sempre bene contattare il proprio istituto bancario perché sono in piedi precise limitazioni per l’accesso alle filiali da parte della clientela. L’appello è sempre identico: utilizzare tutti gli strumenti che consentano di svolgere le operazioni in via remota, senza uscire di casa.
Farmacie e consegna dei farmaci. È consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologie sanitarie e dispositivi medico chirurgici, prodotti agricoli e alimentari. In pratica ogni attività utile per fronteggiare l’emergenza: farmacie e parafarmacie rimarranno aperte senza restrizioni di orario.
Giornali e tabacchi. Edicole e tabaccai aperti anche se non si potrà più giocare a lotto, superenalotto e via dicendo. Per tutti i servizi non vietati occorre garantire la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Poste. Servizi operativi ma garantiti con un numero omogeneo di uffici postali, aperti in proporzione agli abitanti di ciascun Comune. Sono state poi contingentate le aperture pomeridiane degli uffici aperti su doppio turno e di quelli aperti solo al mattino. I cittadini possono consultare gli orari tramite avvisi affissi all’esterno. È stato invece sospeso il servizio di prenotazione on line dell’appuntamento (Prenota Ticket).
Impianti a ciclo continuo. Sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di pericolo e pregiudizio all’impianto. Sono consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale, previa autorizzazione del prefetto della provincia ove sono ubicate le attività produttive.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.