Non si ferma l’ondata di contagi che ha travolto la comunità rom del capoluogo di regione. E nella sola giornata di ieri, sui 33 nuovi positivi, ben 28 appartengono a quello che è ormai il cluster di Campobasso. E così il numero complessivo dei contagiati all’interno della popolosa comunità rom che vive nel capoluogo di regione, la maggior parte paucisintomatici e al momento in isolamento domiciliare, sale in poche ore a 50.
Esclusi contatti con altre ‘famiglie’ che non vivono a Campobasso, in mattinata l’esito dei tamponi a tappeto aveva già dato la misura di numeri in rapida crescita. Il numero complessivo dei casi attualmente positivi schizza quindi a 218. Fra i nuovi contagiati anche 3 operatori della scuola carabinieri del capoluogo.
Processati solo ieri 120 tamponi sui 300 previsti che dovrebbero riuscire a mappare l’intera comunità all’interno della quale sembra siano risultati positivi a seguito dei contatti stretti con i familiari anche alcuni bambini. In totale, fino a ieri sera, sono stati processati 8.638 tamponi di cui 8.278 negativi.
L’idea di poter usufruire di una struttura ‘dedicata’, che possa ospitare i pazienti in sicurezza anche per evitare ulteriori trasmissioni all’interno dei nuclei familiari spesso numerosi e costretti in abitazioni non molto spaziose, al momento resta ‘sospesa’: si vagliano le diverse possibilità e anche le proposte di contrattualizzazione delle strutture ma la decisione potrebbe essere assunta nelle prossime ore, alla luce delle risultanze dei prossimi test che forniranno altre indicazioni preziose. Nella mappa cittadina del contagio sono ben chiare le aree interessate e quindi le zone dove i pazienti positivi stanno trascorrendo l’isolamento. Sono solo due le persone per le quali si è reso necessario il trasferimento al Cardarelli, nel reparto di malattie infettive, a seguito di un improvviso peggioramento del quadro clinico: al momento sono 8 i pazienti ricoverati mentre fortunatamente il reparto di terapia intensiva resta vuoto.
Il numero complessivo dei guariti è fermo a 99. «Le aree dove sono in isolamento i positivi delle ultime ore sono circoscritte, note. Quindi consentono un monitoraggio più facile» – spiega il presidente Toma che, in queste ore, è in continuo contatto anche con il sindaco del capoluogo regionale. «Ma non si possono sradicare interi nuclei familiari – commenta ancora il governatore -: la decisione, però, sarà assunta dall’Asrem con il sindaco alla luce degli elementi che potrebbero paventarsi nelle prossime ore».
E anche l’ipotesi di ‘chiudere’ Campobasso, di farne una ‘zona rossa’ a seguito dell’impennata dei contagi, al momento non pare sia da prendere in considerazione. Le prossime ore e i risultati degli altri tamponi da processare saranno a questo punto fondamentali per individuare le azioni conseguenti da porre in essere.

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