Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. Dovranno ancora attendere, invece, cinema, teatri, palestre e piscine.
È quanto emerso nel corso dell’incontro tra governo e Regioni. Le linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività perché tutte possano riaprire nella massima sicurezza. «Inizia la fase della responsabilità per le Regioni», ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia. Il governo però potrà intervenire nel caso in cui, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus.
Gli interventi saranno tempestivi e saranno presi in stretto contatto tra governo e Regioni.
«Lunedì il Molise ripartirà con cautela e in sicurezza. Il nuovo cluster di Campobasso è circoscritto e al momento non ritengo la situazione possa incidere sulla riapertura – lo ripeto in sicurezza e secondo le linee guida – delle attività», il commento del presidente della Regione Donato Toma. I numeri degli attualmente positivi in relazione alla popolazione e il fatto che il focolaio della comunità rom di Campobasso sia circoscritto per il momento a quella comunità sostengono la sua convinzione.
«Ho esaminato anche le linee guida per le cliniche sanitarie private e domani (oggi, ndr) ho intenzione di sentire i vertici dell’Asrem», riferisce il capo di Palazzo Vitale. In base a quel che gli diranno Florenzano e Scafarto, magari in base a un’altra relazione, Toma è pronto a rivedere l’ordinanza che prolungava il lockdown della sanità fino al 17.
«Niente allarmismi o colpi di testa – conclude il governatore – Le istituzioni devono restare sempre presenti a loro stesse.
Intanto, da ieri mattina in Alto Adige sono già aperti parrucchieri, bar e ristoranti, come previsto dalla legge provinciale approvata la scorsa settimana. I saloni hanno ricevuto i clienti con orario prolungato, in alcuni casi dalle 7 alle 21, per smaltire le lunghe liste d’attesa. Secondo le direttive della Provincia autonoma, i parrucchieri indossano mascherine Ffp2, per i clienti basta una mascherina qualsiasi. Dopo un periodo di attività con asporto, hanno ripreso il servizio ai tavoli anche ristoranti e bar, con una distanza minima di due metri fra un tavolo e l’altro. Anche qui obbligo di mascherina. La legge provinciale ha dato via libera anche ai musei, ma il lunedì è tradizionale giorno di chiusura.
r.i.

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