Guarisce dal Covid a 101 anni. Anche il Molise ha un simbolo reale e concreto di come la malattia da Sars-Cov2 si può battere nonostante tutto: età, acciacchi, cronicità.
È la notizia bella del 12 maggio. La super nonnina era ospite della casa di riposo Madre Teresa di Calcutta ed era fra gli ospiti risultati positivi.
La brutta notizia è che purtroppo il 60enne di Portocannone ricoverato con polmonite da coronavirus domenica scorsa è stato trasferito da malattie infettive a terapia intensiva. La rianimazione Covid è rimasta vuota per giorni, ora l’equipe di Romeo Flocco è di nuovo concentrata sulla salvaguardia delle funzioni vitali e respiratorie di un paziente.
Altri 5, inoltre, i contagi riscontrati ieri all’interno della comunità rom di Campobasso: sono in totale quindi 77. E di loro, 7 sono ricoverati in malattie infettive (su un totale di 13). Dell’impennata di contagi e del cluster rom si stanno occupando ormai tutti i media nazionali, a partire dal Corriere e Repubblica.
Al Cardarelli di Campobasso ieri hanno dovuto fronteggiare anche un altro ostacolo: per un cavo tranciato, sembra in zona Conte Rosso, come altre zone della città di Campobasso l’ospedale regionale non aveva la linea internet. Che alle strutture sanitarie serve per comunicazioni e prenotazioni, per esempio.
In totale i contagi in più – di ieri su lunedì – sono 7: cinque rom appunto, un addetto della scuola allievi di Campobasso che è in isolamento alle casermette e una operatrice del Gemelli Molise.
Che, fanno sapere dalla struttura, non era al lavoro in sede. Il centro ha avviato uno screening su base volontaria sui dipendenti – sanitari, amministrativi e ditte esterne – nell’ambito del quale sono stati eseguiti circa test sierologici.
Uno solo quello positivo, l’operatrice che poi anche al tampone successivamente eseguito dall’Asrem è risultata contagiata dal coronavirus.
Aumenta sensibilmente anche il numero dei guariti però: 10 in totale ieri. E di questi 7 sono di Cercemaggiore e 3 di Campobasso. Complessivamente i guariti sono 121.
Sono invece 223 i malati asintomatici (o dimessi dall’ospedale) assistiti al domicilio. Le Usca hanno effettuato 242 visite: 124 a cura di quella che ha sede a Bojano, 89 per quella di Venafro e 29 per quella di Larino.
Infine, 412 soggetti sono in isolamento domiciliare e 6 in sorveglianza. I tamponi eseguiti sono 9.608, i casi positivi dall’inizio dell’emergenza 390 e i casi attualmente positivi 226.

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