Difficile per tutti, per chi vive una disabilità lo è doppiamente. La fase 2 per loro è piena di ostacoli. Per questo la Protezione civile del Molise ha fatto produrre alcune mascherine certificate riutilizzabili (non ad uso sanitario) con finestra trasparente per consentire alle persone con disabilità intellettive e relazionali e alle persone sordomute di poter agevolmente comunicare “vedendosi” meglio.
«Non ci siamo potuti permettere grandi quantità ma ci tenevamo a dare un segnale che possa poi diventare una buona pratica a supporto di chi ha più difficoltà. Le mascherine – spiega il direttore della Protezione civile Alberta De Lisio – ci verranno consegnate a giorni e ne faremo omaggio ai Centri di salute mentale regionali, alla rete delle persone con disturbi dello spettro autistico, ad alcuni centri diurni, alla neuropsichiatria infantile e all’Ente sordomuti come piccolissimo simbolico supporto in questa “ripresa”. Ho personalmente contattato ciascuno dei referenti delle fasce di riferimento dei soggetti “fragili” locali con i quali ci siamo tenuti virtualmente per mano in ogni attimo di questo drammatico momento, e ho provato anche a contattare i referenti nazionali delle persone sordo-cieche, che vivono solo di comunicazione tattile, in questo lungo periodo a maggior ragione drammaticamente esclusi da ogni tipo di relazione umana se non con i familiari conviventi, che fanno riferimento ad associazioni esterne alla regione poiché vivono una disabilità qui non direttamente seguita , ai quali queste mascherine, laddove la visione non sia del tutto negata, potrebbero comunque dare sollievo».

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