Verde come i prati, bianco come le nevi perenni e rosso come il sangue versato nelle guerre. Tre colori che simboleggiano l’unità e il coraggio, la forza e il patrimonio di un’Italia che soffre ma che saprà rialzarsi. E i nostri tre colori sventoleranno in cielo, affidati alla pattuglia acrobatica nazionale che sorvolerà tutta Italia in segno di unità e solidarietà.
Il messaggio di speranza è affidato al 313esimo gruppo addestramento acrobatico, più noto come le Frecce tricolori. Il sorvolo in occasione del 2 giugno – il 74esimo anniversario della proclamazione della Repubblica – comincerà domani, 25 maggio, e toccherà in cinque giorni tutti i capoluoghi di regione. Nasi all’insù, a Campobasso, giovedì 28. Una occasione unica, e di certo emozionante per mille motivi, per ammirare la Pan che effettuerà una serie di sorvoli toccando e abbracciando simbolicamente tutte le regioni italiane. La pattuglia decollerà da Rivolto (Udine), sede delle Frecce tricolori, e sorvolerà anche su Codogno, la prima zona rossa dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia, e su Loreto dove ha sede il santuario dedicato alla Madonna protettrice dell’Arma azzurra. Il 2020 è l’anno giubilare proclamato da papa Francesco nel centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto, la patrona degli Aeronauti. Il sorvolo della speranza si concluderà il 2 giugno sui cieli di Roma, in occasione della Festa della Repubblica. Nessuna parata ai Fori Imperiali, come è evidente, ma lo spettacolo sarà ospitato nel cielo dove, in quest’anno così diverso e difficile, sventolerà un tricolore davvero speciale. Il 2 giugno, all’Altare della Patria, ci sarà solo il presidente Mattarella e le frecce effettueranno alcuni passaggi sulla città proprio durante la cerimonia di deposizione della corona d’alloro.
Si parte domani, quindi, quando le Frecce sorvoleranno Trento, Codogno, Milano, Torino e Aosta. Il 26 sarà la volta di Genova, Firenze, Perugia e L’Aquila. Il 27 Cagliari e Palermo, il 28 Catanzaro, Bari, Potenza, Napoli e Campobasso. Il 29 Loreto, Ancora, Bologna, Venezia e Trieste. Il 2 giugno, il cielo di Roma.

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