Lentamente ma decisamente, il Molise si avvicina alla quota zero.
Nel bollettino diffuso ieri dall’Asrem, al conto dei guariti se ne aggiunge un altro. È una persona di Portocannone, paese che da ieri quindi è virus free. Restano altri 8 casi positivi, in quattro comuni: Campobasso, Isernia, Macchiagodena e San Giuliano del Sannio.
Complessivamente, i tamponi eseguiti sono 24.242 (di cui 1.139 sono di controllo). Nelle ultime 24 ore ne sono stati processati 161 da cui non è venuta fuori alcuna nuova positività al Sars-Cov2.
Nel reparto di malattie infettive del Cardarelli resta ricoverata l’anziana donna campana cui è stato diagnosticato il virus (per la seconda volta perché era stata già dichiarata guarita) quando è stata sottoposta al tampone perché avrebbe dovuto ricoverarsi al Veneziale di Isernia per un intervento chirurgico programmato.
Sul totale di 446 casi registrati in Molise dall’inizio dell’emergenza, i guariti al momento sono 414.
Fermo, da mesi ormai per fortuna, il numero dei decessi: sono 23 le persone venute a mancare con l’infezione in atto.
Aumentano, dopo giorni di stop, le visite effettuate dalle Unità speciali di continuità assistenziale: da 517 passano a 525. E sono così distribuite: 278 sono state portate a termine dall’Usca che ha sede nel poliambulatorio di Bojano e competenza sul territorio del distretto sanitario di Campobasso; 107 quelle effettuate dalla squadra che fa base al Vietri di Larino e si muove nell’area di competenza del distretto di Termoli; infine, 140 le visite dei medici che hanno sede al Ss Rosario di Venafro e coprono la zona del distretto di Isernia.
Punta avanzata della lotta al virus sul territorio, quindi nell’assistenza professionale al domicilio in sinergia coi medici di famiglia e gli infettivologi ospedalieri, le Usca sono state istituite dal dg dell’Asrem Florenzano in primavera fino al 31 luglio. Tre mesi di incarico, rinnovabili, a giovani medici coi requisiti della continuità (le guardie mediche). Con una delibera del 13 luglio scorso, il direttore dell’azienda sanitaria, su autorizzazione della dg Salute della Regione, ha prorogato gli incarichi per altri tre mesi (o comunque fino alla concorrenza della dotazione economica a disposizione che è pari a 313mila euro).

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