È convocata per le 10 di stamane (presieduta in videoconferenza dalla Prefettura di Taranto) la Conferenza unificata chiamata all’intesa sulle indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Sars-Cov2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia.
Sul documento – predisposto dai ministeri della Salute e dell’Istruzione, dall’Iss e dall’Inail – è arrivato ieri il via libera delle Regioni, dopo la riunione straordinaria dei presidenti che si è tenuta in mattinata ed è stata coordinata dal governatore Donato Toma in collegamento da Palazzo Vitale.
«La Conferenza – ha Toma – prosegue con responsabilità istituzionale l’interlocuzione con il governo in vista della riapertura della scuola ed oggi ha espresso un parere sostanzialmente favorevole al documento predisposto dai ministeri competenti e da Iss e Inail. Un testo che è una sorta di guida operativa destinata agli istituti scolastici per la gestione dei casi di bambini con segni/sintomi Covid-19 correlati e per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali focolai collegati all’ambito scolastico e dei servizi educativi dell’infanzia attraverso modalità basate su evidenze e buone pratiche di sanità pubblica. Insomma indicazioni operative condivise per evitare – come è scritto nel documento – “frammentazione e disomogeneità”. Abbiamo solo chiesto che nei servizi educativi per l’infanzia la didattica possa svolgersi a gruppi stabili, rimettendo ai singoli istituti la valutazione sulla loro dimensione. Ed abbiamo presentato anche – ha concluso Toma – una raccomandazione sulla didattica a distanza, per classi e per plesso nel caso, in cui si dovessero verificare cluster che ne impongano la riattivazione».
A Radio24, inoltre, ieri il presidente della Regione ha commentato l’andamento tutto sommato ancora rassicurante della curva del contagio in Molise. «Per due mesi, fino al 16 agosto, abbiamo avuto un Rt pari a zero. Abbiamo vantaggi, per così dire, naturali e organizzativi. Naturali perché in Molise ci sono 136 comuni dislocati su una superficie molto vasta, c’è distanziamento naturale. Abbiamo, inoltre, una sola Asl ed è quindi più semplice coordinare. E un Comitato scientifico molto attivo, che mi ha supportato nelle decisioni. Inoltre, non ho aperto discoteche e sale da ballo, credo di essere stato l’unico e sono stato oggetto di invettive da parte dei gestori che poi però hanno capito. Non ho aperto gli spogliatoi degli sport di contatto». In sintesi, ha detto Toma, «lockdown naturale e rigore, i molisani sono stati estremamente ligi. Anche se i contagi sono aumentati pure da noi in questi giorni, sono tutti da rientro. In questo senso, un rimprovero a chi ha deciso di andare in vacanza fuori dall’Italia in Paesi che reputiamo meno sicuri». Comunque, ha aggiunto, chi rientra dalle ferie dai Paesi a rischio deve segnalarsi, viene testato e messo in quarantena fino all’esito del tampone.
Evitare assembramenti, usare le mascherine e igienizzare le mani: Toma non ha dimenticato di ripetere, a Radio24, le raccomandazioni comunque utili a prevenire il contagio da Sars-Cov2.

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