«Ma che è m’omo?». Marco Gervasoni, che qualche giorno dopo questo tweet di Selvaggia Lucarelli ha cinguettato che è «veramente una bella donna (donna scritto in maiuscolo, ndr), rischia il provvedimento disciplinare.
Ordinario di Storia moderna all’Unimol, prof di ruolo vincitore di concorso pubblico dunque (per ribadire il perché la Luiss se ne sia potuta privare in poche mosse e l’ateneo molisano pur se volesse non potrebbe), della sua ultima uscita che ha colpito la vice presidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein risponderà davanti alla Commissione etica.
Lo ha deciso all’unanimità ieri il Senato accademico. L’argomento era stato aggiunto all’ordine del giorno dal rettore Luca Brunese. L’organismo ha quindi deliberato che sussistono «gli elementi per inviare alla Commissione Etica la documentazione relativa a eventuali violazioni del codice etico dell’Ateneo da parte del prof Marco Gervasoni». Il Senato, ha spiegato a margine Brunese, ha confermato la proposta di una giornata di studi sui temi della discriminazione e della comunicazione, alla quale è stata invitata Elly Schlein.
Quello della comunicazione sui social, in particolare, è un tema delicato per tutte le pubbliche amministrazioni. Le ultime circolari del ministero della Pa, di circa dieci anni fa, non ne fanno menzione. Il Senato accademico, perciò, ieri ha deciso di disciplinare nel codice etico anche la comunicazione dei dipendenti Unimol sui social media. Il pro retttore vicario Guido Gili, presidente della società scientifica italiana di sociologia e comunicazione, costituirà il gruppo di lavoro.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.