«Controlli più serrati» per prevenire gli assembramenti. È quanto raccomanda il Viminale in una circolare del capo di gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi, inviata ieri l’altro a tutti i prefetti.
Il documento trae spunto dall’elevato numero di assembramenti registrato sul territorio nazionale nell’ultimo fine settimana e delle preoccupanti percentuali di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine.
«Nel recente fine settimana – sottolinea Frattasi – in diverse località del Paese si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stata anche riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine. In relazione a tanto, e nella prospettiva di far sì che tale fenomeno venga significativamente a diminuire in corrispondenza dei prossimi fine settimana, si ritiene necessario che le SS.LL. vogliano convocare in via d’urgenza una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al duplice scopo di programmare controlli più serrati da un lato, e, dall’altro, concordare con i sindaci più idonee modalità di applicazione dell’articolo 1, comma 4 del Dpcm del 3 novembre, concernente l’interdizione di strade o piazze potenzialmente interessate da siffatto fenomeno».
La circolare richiama, infatti, «ai fini di una più efficace prevenzione degli assembramenti, la possibilità per i sindaci di far ricorso alla chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro».
Le riunioni dei Comitati, inoltre – si legge nella circolare – costituiranno occasione per ogni utile confronto, anche in considerazione della funzione generale di monitoraggio dell’applicazione di tutte le misure anticontagio, demandata ai prefetti dal Dpcm del 3 novembre scorso.
Frattasi, infine, chiede ai prefetti «di voler far conoscere» al gabinetto del ministero dell’Interno «l’esito delle riunioni e le eventuali criticità in quella sede emerse, informandone contestualmente Dipartimento della Pubblica sicurezza».

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