Guardare al futuro con un cuore antico. È questa la missione dell’associazione Circolo Musicale “Pietro Mascagni” di Ripalimosani, nata nel 1980.
Rinomato l’impegno del sodalizio anche nel settore del volontariato, attraverso la realizzazione di concerti benefici e momenti di vicinanza alle persone che hanno più bisogno. Purtroppo quest’anno, causa Covid-19, l’ormai tradizionale concerto di Natale che l’Orchestra Stabile del circolo musicale tiene al Cardarelli di Campobasso, grazie al prezioso impulso di Antonietta Licianci, coordinatrice delle professioni infermieristiche dell’ospedale, non si svolgerà. Anche la festa della musica in onore di Santa Cecilia, celebrata il 22 novembre, che ha visto la consegna del premio “Musico Ripese” ai musicisti più virtuosi dell’Orchestra Stabile, si è svolta in forma ridotta rispetto al passato. Rinvii questi che però non cancellano l’alta levatura morale dell’associazione, assiduamente presente nel tessuto sociale molisano.
Il presidente e direttore artistico del circolo musicale “Pietro Mascagni” Antonio Di Lauro, intervenuto in collegamento alla trasmissione “Fuoco Incrociato”, ha presentato forma e sostanza del circolo. «A Ripalimosani, fino agli anni ’70, l’arte del mandolino e della chitarra si apprendeva nei saloni dei barbieri, nelle scuole di cucito dei sarti, dei calzolai e dei falegnami. Il circolo musicale aspira non solo a conservare la tradizione del luogo, ma anche a sperimentare diffondere i diversi linguaggi di espressione di questo strumento solo parzialmente conosciuto com’è il mandolino. È un luogo di incontro e discussione che accomuna musicisti giovani e meno giovani che si confrontano e reciprocamente apprendono e crescono. All’interno del sodalizio – ha spiegato Di Lauro – opera anche la Scuola Mandolinistica, nata nel 1996, che collabora attivamente con la Federazione Mandolinistica Italiana. Il Circolo ha visto dapprima la creazione al suo interno delle Scuole di Mandolino, di Chitarra classica e moderna e successivamente l’istituzione di un’Orchestra Stabile composta prevalentemente da strumenti a plettro. Attualmente è una delle rare istituzioni scolastiche del meridione. La scuola, che negli ultimi anni si è resa protagonista di un notevole sviluppo, grazie alla creazione di nuovi corsi e la crescita numerica degli allievi, si è proposta come “vivaio” dell’Orchestra Stabile».
Arte, cultura, politiche sociali, ricerca, formazione e turismo: questi i settori nei quali il “Mascagni” svolge la sua opera e non solo nella didattica strumentale, ma anche nel settore del volontariato realizzando, periodicamente, concerti-studio e momenti musico-terapici per bambini ed adulti diversamente abili. In tal modo viene manifestata una fattiva presenza nel tessuto sociale. «Di una cosa siamo davvero fieri e non tutti la sanno: oggi i più giovani mandolinisti diplomati in Italia, sono tutti figli della “scuola ripese”, del circolo musicale “P. Mascagni”», ha aggiunto Di Lauro.
L’Orchestra Stabile, poi, nata nel 2001 è parte integrante del Circolo. Si avvale di 20 strumenti impegnati in attività concertistiche con diverse formazioni orchestrali. «L’obbiettivo dell’orchestra è il mantenimento della cultura degli strumenti musicali a plettro attraverso una continua attività concertistica, spesso dedicata a scopi benefici, come appunto il concerto di Natale che da oltre due lustri si tiene presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso, che purtroppo quest’anno non si terrà».
Un duplice obbiettivo, dunque, quello che si pone il consorzio: da un lato la prosecuzione della tradizione e dell’attività musicale; dall’altro un impegno costante all’interno della società. E anche, perché no, regalare un po’ di serenità soprattutto in un anno così negativo. A “Fuoco incrociato”, quindi, degna conclusione con l’esecuzione della ‘Ninna nanna a Gesù bambino’ di Giuseppe Aonzo, da parte di Gianluigi Di Lauro, primo mandolino dell’Orchestra stabile del “Mascagni”.

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