Una zona gialla ‘rafforzata’ nei giorni feriali – con il divieto di spostamento tra le Regioni e la conferma della regola che prevede la possibilità di spostarsi verso un’altra abitazione nella regione per massimo due persone – e una zona arancione nel fine settimana. È il contenuto del ‘provvedimento ponte’ (ieri sera in Cdm e anticipato in bozza dalle agenzie) che ci accompagnerà dal 7 al 15 gennaio, in attesa del dpcm previsto per il 16.
Permangono dunque il divieto di spostamento tra Regioni, ristoranti e bar solamente da asporto nel prossimo weekend, il divieto di ospitare nella propria abitazione non più di due persone e il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5.
L’aumento dei contagi e la crescita dell’indice Rt in molte regioni sembra inoltre aver convinto il governo ed il Cts ad inasprire i parametri con cui, dall’11 gennaio, verranno definite le fasce gialle, arancioni e rosse. Entreranno nella zona arancione le regioni con un Rt pari ad 1 (attualmente 1.25) e nella zona rossa quelle con un Rt pari o superiore ad 1.25 (attualmente 1.5).
Spunta anche la proposta, lanciata dal ministro Franceschini, dell’istituzione di una zona bianca, laddove il livello di contagio lo permetterà.
Intanto continua il braccio di ferro tra governo e Regioni in merito alla riapertura delle scuole prevista per il 7 gennaio. Scuole dell’infanzia, primarie di primo e secondo livello dovrebbero riprendere regolarmente le attività in presenza, mentre permangono dubbi sulla ripartenza degli istituti superiori (50% in presenza e 50% in Dad). I governatori di Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno deciso di tenere chiuse le secondarie di secondo grado fino al 31 gennaio, mentre in Campania la didattica in presenza riprenderà l’11 gennaio, solo per le scuole dell’infanzia e le primarie di primo livello.
Anche in Molise numerose perplessità sono state espresse dalle organizzazioni sindacali in merito alla ripartenza delle attività didattiche. Inascoltate, secondo le segreterie sindacali, le richieste formulate alla Regione per l’instaurazione di confronti e dialoghi per la riapertura delle scuole in sicurezza. E l’associazione “Lanterne e grembiulini” chiede di​ rinviare la riapertura delle superiori a fine gennaio o anche oltre.​

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