Entrerà in vigore domani, 16 gennaio, e lo resterà fino al 5 marzo il nuovo Dpcm. La bozza è stata inviata ieri sera ai governatori che avevano tempo per le osservazioni fino alle 21.30.
Il provvedimento conferma il modello per fasce differenziate, il divieto di spostamenti tra regioni anche in zona gialla (fino al 15 febbraio), il coprifuoco alle 22, l’indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi. Il divieto di asporto per i bar a partire dalle 18 potrebbe essere limitato solo alle bevande e agli alcolici.
Per oggi è atteso il consueto monitoraggio dell’Iss e, in base ai dati, Speranza stabilirà con una nuova ordinanza le ‘colorazioni’ delle Regioni. Se il trend dovesse seguire quello delle ultime settimane, con un aumento dell’indice Rt, saranno diversi i cambiamenti in virtù delle nuove soglie che saranno adottate: con Rt 1 si passerà in zona arancione (ma si lascerà la zona gialla anche semplicemente con rischio alto sulla base dei 21 criteri), mentre con Rt a 1.25 si finirà in zona rossa (Lombardia e Sicilia sono già considerate rosse).
C’è nel dpcm la nuova zona bianca, più un «segnale per il futuro», ha detto il ministro della Salute, perché scatterà quando quando le Regioni si collocheranno con uno scenario di ‘tipo 1’, un livello di rischio ‘basso’ e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti.
Molise considerato ancora in bilico tra giallo e arancione, anche se il presidente Donato Toma ieri sera, dopo aver letto l’anticipazione del monitoraggio, considerava i numeri da zona gialla (sia Rt sia l’incidenza e il tasso di occupazione delle terapie intensive). Dopo la videoconferenza col governo ieri mattina tuttavia il collega della Liguria Toti aveva sintetizzato: «Il ministro Speranza ha annunciato il combinato disposto del decreto legge approvato ieri sera e del nuovo Dpcm, che sta per mettere in arancione praticamente tutta l’Italia a partire da domenica con i nuovi parametri».
Nell’incontro col governo, ha riferito Toma, «abbiamo insistito sulla necessità che siano garantiti rapidamente i ristori a coloro che sono oggetto di restrizioni e non si verifichino rallentamenti a causa della crisi di governo. Rispetto a ciò, abbiamo avuto ampie rassicurazioni dal ministro Boccia».
Ai molisani, invece, alla vigilia del monitoraggio decisivo ha raccomandato «prudenza, opportuna indipendentemente dalla fascia di colore in cui saremo inseriti. La differenza la fanno i comportamenti. Noi potremmo stare anche meglio come andamento epidemiologico che i comportamenti di alcuni cittadini, pochi, fossero virtuosi».
r.i.

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