Da domani il Molise entra in fascia arancione, ma Termoli, Agnone, Jelsi e Toro resteranno in zona rossa per almeno un’altra settimana. L’ordinanza del presidente Toma è stata firmata ieri sera al termine dell’Unità di crisi in Regione. Restano dunque in lockdown quei territori in cui la curva dei contagi ancora è in ascesa. In questi 4 centri – dove sarà possibile uscire ed entrare solo per motivi di salute, lavoro o necessità – potranno comunque riaprire, perché autorizzati dall’ordinanza del governatore, parrucchieri e centri estetici. Intanto, nonostante la possibilità di far rientrare gli alunni di materne, elementari e medie in classe e al 50% anche gli studenti delle superiori, molti sindaci – a partire da quello di Campobasso, Isernia e Venafro – hanno deciso di prorogare la dad fino alle vacanze di Pasqua.
IL BOLLETTINO. Muoiono al Cardarelli un 96enne di Campobasso e un 80enne di Termoli. I nuovi accessi nei reparti Covid invece sono 4: un paziente termolese ricoverato nell’area grigia del San Timoteo, altri due portati a malattie infettive insieme a un cittadino di Jelsi. In quest’ultimo comune – lasciato in zona rossa da Toma – salgono i contagi. Ieri altri 5 positivi su 57 diagnosi certificate dall’Asrem, 701 i tamponi processati, tasso all’8,13%. E scoppia un focolaio anche a Sepino dove, nelle ultime 24 ore, si registrano sette casi. Altri cinque a Toro che è tra i 4 paesi ancora in lockdown. I positivi in Molise sono complessivamente 1371, mentre in isolamento 3672 persone. Fuori dal tunnel altri 59.
Aggravatesi le condizioni di un paziente nell’area medica del Cardarelli, ieri è stato trasferito nella rianimazione del Gemelli. Attualmente gli ospedalizzati sono 117 di cui 17 in rianimazione.
VACCINI. Le dosi di vaccini anti Covid somministrate in Molise sono 45.350, l’86% delle 52.975 finora consegnate.

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