Problemi di natura economica e culturale, che si sommano ad un’assistenza sanitaria insufficiente e claudicante. Sono questi i principali ostacoli che, in Molise, devono affrontare i genitori e le famiglie dei bambini con disturbo dello spettro autistico.
In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, che si celebra il 2 aprile di ogni anno, nel tentativo di sensibilizzare istituzioni regionali ed opinione pubblica,
l’Angsa (Associazione genitori persone con autismo) ha organizzato presso il Comune di Campobasso una conferenza stampa per presentare la nascita della circoscrizione molisana dell’associazione.
Presenti per l’occasione il neo assessore alle Politiche sociali, Filomena Calenda, il sottosegretario Roberto Di Baggio ed il sindaco di Campobasso Roberto Gravina. Assenti invece i responsabili dell’Azienda sanitaria regionale.
«Siamo un dipartimento di un’associazione nazionale che si impegna, fin dalla sua nascita nel 1985, a garantire e tutelare i diritti dei ragazzi autistici e delle loro famiglie. Dal momento che l’autismo è stato inserito nei Lea (livelli essenziali di assistenza), chiediamo solamente il riconoscimento di qualcosa che ci spetta di diritto – ha affermato Paolo Donnarumma, presidente Angsa Molise – Stiamo parlando di una patologia dalla quale non si guarisce, le cui spese di trattamento sono cospicue e prolungate nel tempo. Non tutte le famiglie possono dunque permettersi di sostenere autonomamente un percorso come questo. Da questo punto di vista, in Molise qualcosa non ha funzionato e si riscontrano criticità rilevanti. La nascita dell’Angsa Molise è un buon segnale per il territorio. Siamo pronti – ha proseguito – al confronto e a fare rete con le altre associazioni regionali per raggiungere un obbiettivo comune».
«La Regione c’è e ci sarà. Lavoreremo in sinergia per cercare di risolvere la questione con testa e cuore. L’attenzione verso questa patologia deve trasformarsi in fatti concreti. Le porte della Regione sono spalancate. Avanti tutta» ha dichiarato l’assessore Calenda.
«L’amministrazione comunale sta lavorando per aprire un centro diurno per bambini autistici.
Avete la migliore competenza per indurre le istituzioni a fare il proprio dovere e riconoscere quello che non è nient’altro che un vostro diritto», le parole del sindaco di Campobasso Roberto Gravina.
Paolo Donnarumma ha poi posto l’accento sulla precaria situazione venutasi a creare a causa dell’emergenza epidemiologica e del lockdown. «Per le famiglie con bambini autistici, l’ultimo anno caratterizzato dalla pandemia è stato durissimo. I nostri ragazzi non riescono a capire le motivazioni di tali restrizioni. Il Covid ha fatto aumentare esponenzialmente i problemi di socializzazione e di comunicazione dei nostri figli. Per uscire da questo stallo, cerchiamo un dialogo e una collaborazione con le istituzioni regionali, le cui parole mi auguro non siano solo di circostanza. Dobbiamo avere fiducia e remare tutti nella stessa direzione, solo così si possono raggiungere obbiettivi comuni che possano restituirci speranza. Bisogna impegnarsi e fare di tutto affinché, anche in Molise, i bambini autistici possano essere inseriti in percorsi di interazione sociale. Basti pensare che – ha chiuso il suo intervento Paolo Donnarumma – sul territorio regionale i centri attrezzati per l’assistenza e la riabilitazione dei bambini autistici sono solo quattro, tre a Campobasso ed uno a Termoli, mentre ad Isernia non vi è neppure una struttura. Qui in Molise c’è un problema».
«Quando sento parlare della Giornata mondiale dedicata all’autismo non riesco a trattenere la rabbia, semplicemente perché l’autismo si vive 365 giorni all’anno. Riempirsi la bocca di belle parole solo un giorno all’anno, per poi tornare immediatamente nell’indifferenza, oltre ad essere una mancanza di rispetto verso chi vive quotidianamente questa situazione, è inutile» ha concluso la vice presidente dell’Angsa Molise, Carla Pasquarelli.
enrico fazio

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