«Il Molise è al tavolo di concertazione per avere una parte adeguata dei ristori previsti per il settore del turismo montano».
Esordisce così l’assessore regionale Vincenzo Cotugno nel corso del suo intervento alla riunione della Commissione turismo ed Industria alberghiera nazionale, alla presenza di tutti gli assessori regionali del comparto. Scopo della videoconferenza quello di stabilire una proposta in merito alle misure di ristoro alle imprese della montagna. A seguito di due incontri avuti con il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, gli assessori hanno stilato un documento relativo ai criteri di riparto delle risorse previste dal decreto Sostegni, recante “Misure di sostegno ai comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici”.
Si tratta di uno stanziamento di 700 milioni di euro, cui si dovrebbero aggiungere ulteriori 100 milioni, che andranno a ristorare una parte delle pesanti perdite subite dall’intero settore turistico della montagna, fermo da oltre un anno.
Nello specifico, la richiesta di riparto sottoposta al ministro Garavaglia dalla Commissione si divide in tre punti cardine: 450 milioni di euro destinati agli esercenti funiviari in aiuto ai gestori e/o consorzi di gestori degli impianti di risalita; 40 milioni in favore dei maestri di sci iscritti agli appositi albi professionali; 230 milioni, infine, per gli esercenti di attività di impresa turistica di vendita di beni e servizi al pubblico nei comuni appartenenti al “Comprensorio sciistico”, sulla base delle presenze turistiche registrate nel triennio 2017-2019.
Un punto, quest’ultimo, che ha trovato in accordo tutti gli assessori regionali, Cotugno compreso, convinti che i ristori debbano riguardare non solo i comuni dove hanno sede gli impianti sciistici, cosi come previsto dal decreto legge, ma l’intero comprensorio dei comuni che offrono servizi a questo settore.
Al fine di velocizzare i trasferimenti, la Commissione ha richiesto che i 450 milioni destinati ai gestori degli impianti siano coordinati direttamente dal governo, mentre i restanti 270 milioni di euro, siano gestiti direttamente dalle Regioni per la fase di riparto tra i soggetti beneficiari.
Nel corso dell’incontro, l’assessore al Turismo Vincenzo Cotugno ha toccato i punti più salienti di una crisi che coinvolge i gestori degli impianti sciistici, gli alberghi, i ristoranti, i maestri di sci, le agenzie di viaggio e altre categorie impegnate a vario titolo nel comparto invernale.
«La montagna è una parte fondamentale della nostra offerta turistica, capace di attrarre turisti da tutta Italia e dall’estero – ha sottolineato – che in questi mesi ha subito un crollo senza precedenti a cui dobbiamo far fronte con gli aiuti che arriveranno dallo Stato. Aiuti che dovranno essere equilibrati tra i vari territori nazionali, non considerando fattori legati alla popolazione che continuerebbero a danneggiare la nostra regione. Inoltre i ristori non dovranno riguardare solo i comuni dove hanno sede gli impianti – ha concluso il suo intervento in Commissione turismo l’assessore regionale, Vincenzo Cotugno – ma tutti quei comuni del comprensorio che tra alberghi, ristoranti e altri operatori turistici sono a supporto dell’intero settore turistico montano».

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