Gli interventi del direttore Luca Colella e dell’onorevole Aldo Patriciello impongono una serie riflessione su un tema da cui, chi abbia a cuore il destino del Molise e dei molisani, non può prescindere: la macroregione. È quello l’orizzonte a cui guardare se si vuole assicurare un futuro alla nostra regione?
Le minacce che incombono sul Molise sono diverse. La prima è il fattore demografico. Il trend di crescita è negativo e lascia purtroppo prevedere nel giro di una decina di anni una drastica riduzione della popolazione, stimata attorno ai 230/240mila abitanti.
Allo stesso modo, non si può non sottolineare anche una tendenza all’arretramento da parte dello Stato.
Questi problemi impongono un approfondimento che permetta di anticipare gli scenari futuri e, dunque, di approntare tutte le soluzioni necessarie a non farci trovare impreparati. Vogliamo fare il possibile per prevenire un calo demografico che porterebbe, di fatto, all’estinzione della nostra regione? Vogliamo mettere in campo le iniziative per far sì che dei problemi del Molise e dei molisani le istituzioni, tutte, tengano conto con la dovuta considerazione?
Lancio, per questo, un appello a tutte le forze parlamentari, agli tutti gli enti interessati, a tutte le categorie professionali coinvolte. Sediamoci attorno a un tavolo e riflettiamo su questi problemi in modo da porre fine allo sfinimento e allo svilimento del Molise. Questo presuppone, per ciascuno di noi, di uscire dai propri recinti partitici e di discutere, confrontarci con lo scambio pacato di idee di cui la nostra regione ha bisogno per individuare le soluzioni più efficaci a garantirle un futuro. Significa, cioè, tornare alla dimensione migliore e più utile della politica e del dialogo democratico. Sono certa che, considerata la posta in gioco, ci riusciremo.
Giuseppina Occhionero,
deputata

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