Scoppia una nuova grana a Palazzo San Giorgio. L’ultimo ‘pasticciaccio’  è legato alla tassa sui rifiuti, la cosiddetta Tari: se per le abitazioni non aumenterà, anzi ci sarà qualche micro-risparmio (tra i 5 e i 10 euro per le famiglie), la mazzata arriverà invece per le cosiddette utenze non domestiche. Alcune tipologie di negozi, ristoranti, bar, attività artigianali e industriali dovranno fare i conti con i rincari.

Con questo nuovo ‘pasticcio’, i dissidenti alzano la voce e chiedono la testa del ‘loro’ assessore. Gli esponenti dell’intergruppo (Michele Ambrosio, Pasquale Colarusso, Elio Madonna e Sabino Iafigliola) non avevano neppure partecipato alla riunione di maggioranza convocata sul tema. “Il nostro assessore – accusano – non ci ha coinvolti ed informati né prima né dopo. Perciò, siamo pronti a sfiduciare l’assessore Sabusco se dovessero esserci un aumento della Tari perché contrasterebbe con gli indirizzi dati dal gruppo di maggioranza lo scorso anno sull’analogo provvedimento”. Le accuse non risparmiano neppure Salvatore Colagiovanni.

Malumori anche dal Molise di tutti: De Bernardo ‘inchioda’ Sabusco.

Tutti i dettagli della vicenda domani su Primo Piano Molise.

 

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.