«Abbiamo ordinato già da tempo i pezzi per l’ascensore del Caracciolo, ma purtroppo ancora arrivano. Nelle ultime ore ho sollecitato chi di dovere ad accelerare per una rapida risoluzione della vicenda, ma non dipende da noi». Si giustifica così il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, interpellato dopo l’ennesima denuncia fatta da un papà di un bambino disabile costretto, causa il guasto dell’ascensore al piano terra, a portare il figlio in braccio per due piani nell’ospedale agnonese. L’episodio si era verificato prima di Natale, quando il genitore fece esplodere il ‘caso’. Tuttavia a distanza di tre settimane la situazione è rimasta praticamente invariata. Florenzano ammette: «Il problema principale è che quel tipo di ascensore è abbastanza vetusto e quindi trovare pezzi di ricambio non è cosa facile. Mi auguro che nei prossimi giorni il tutto si rivolva». Altro problema sollevato dal papà del bambino, quello relativo ai parcheggi riservati ai disabili dinanzi la struttura sanitaria. «Troppo pochi e spesso occupati da altre automobili» accusa il genitore. «Stiamo provvedendo a realizzarne altri» la replica di Florenzano che ammette di essersi sentito telefonicamente con il papà del ragazzo in carrozzina e al quale ha assicurato il massimo impegno da parte dell’Asrem.

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