La firma a orologeria, un vero spot elettorale, della convenzione per la messa in sicurezza del viadotto sul Sente non convince gli elettori dell’altra parte del ponte di Belmonte del Sannio. In Abruzzo, infatti, dove si è votato per il rinnovo del Consiglio regionale, la Lega di Matteo Salvini subisce un tracollo,passando da 27,53 percento del 2019, con 165.008 voti, al 7,56 percento del 2024, appena 43.816 voti. Un disastro, una debacle ancora peggiore (-122.000 voti) di quella del M5S che però non ha potuto godere dell’appoggio dei ministri in carica nel corso della recente campagna elettorale. A fare le spese della emorragia massiva di voti persi dai leghisti la consigliera uscente e nuovamente candidata Sabrina Bocchino. L’esponente politica vastese si è interessata alla vicenda del ponte sul Sente solo negli ultimi tempi, quando ha capito che il tema era particolarmente sentito nell’Alto Vastese e a Castiglione Messer Marino in particolare. La stessa ha tenuto un paio di incontri proprio in quel centro montano per spiegare agli elettori che la firma della famosa convenzione tra Anas e Provincia di Isernia era sostanzialmente merito del suo impegno e del suo gioco di squadra direttamente con il vicepremier Salvini. Gli elettori non hanno abboccato e non hanno creduto alla favoletta raccontata dalla Bocchino, praticamente sconosciuta in zone per tutti i cinque anni di legislatura. In paese non solo ha vinto il centrosinistra, con il 52,09 per cento, ma la Lega non ha fatto certo brillare per risultato. Il simbolo di Alberto da Giussano non va oltre i centoventicinque voti, un 14,76 per cento, doppiato da Fratelli d’Italia (241 voti, 28,45 per cento,ndr). E anche in termini di preferenze ai singoli candidati non è andata certo meglio: sono solo quarantasette gli elettori che hanno scritto “Bocchino” sulla scheda, preferendo a quest’ultima Rocco Paolini, con 76 preferenze. Tanto per fare un raffronto, Alessio Monaco, candidato con la lista Alleanza Verdi Sinistra, dunque nella coalizione sconfitta, di preferenze ne ha prese trentuno, senza utilizzare la vicenda tragicomica del ponte Sente. Al netto delle analisi politiche sul voto, Alessio Monaco, sindaco di Rosello, che vive i disagi delle aree interne tutti i giorni sulla sua pelle, viene eletto in Consiglio regionale, mentre Sabrina Bocchino torna a casa.

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