Transizione ecologica è la mission del comparto automotive europeo, specie dopo l’intesa comunitaria che ha visto fissare al 2035 lo stop ai motori endotermici, quindi l’addio a diesel e benzina. Transizione ecologica è anche la direttrice al centro del programma Dare Forward di Stellantis, illustrato dal ceo Tavares e che vede in Italia tutto ruotare attorno all’unica Gigafactory nazionale, lo stabilimento di Termoli, che proprio giorni fa ha definito il percorso di riconversione, che dopo una robusta cura dimagrante dal 2024 in poi, tornerà a occupare circa 2mila operai entro il 2030. Fin qui tutto è noto, ciò che ha attirato la curiosità è stata la costituzione di un interessante organismo a livello europeo, formato da 20 regioni di diversa nazionalità, tra cui quattro italiane, ma non c’è il Molise, proprio quella in cui avrà luogo l’unica Gigafactory. Perché ci sorprende? Poiché la ratio alla base di questa sinergia è proprio la transizione verde dell’industria automobilistica. Nel compendio delle venti regioni ci sono anche Abruzzo, Lombardia, Veneto e Piemonte, aperto alle 20 regioni europee con un forte settore automobilistico (l’Automotive regions alliance) e che sicuramente avrebbe potuto prevedere il nostro Molise, se tutto è improntato al green deal. L’istituzione è stata lanciata durante la plenaria del Comitato europeo delle Regioni alla presenza del commissario Ue al Lavoro Nicolas Schmit. L’Alleanza si impegna per il successo della transizione “verde” dell’industria automobilistica e della sua filiera, e mira a inserire la prospettiva regionale nella decarbonizzazione garantendo posti di lavoro e competitività. Tra le richieste dei suoi membri, un meccanismo di sostegno con un bilancio dedicato, la realizzazione di valutazioni d’impatto territoriale, fondi per la riqualificazione, della forza lavoro e linee guida più flessibili in materia di aiuti di Stato. Tra i protagonisti il nostro vicino di casa, Marco Marsilio, che ha così commentato l’iniziativa: «Da parte nostra, attraverso questa alleanza strategica, chiediamo di tenere in maggiore considerazione le richieste d’aiuto che arrivano dalle imprese del territorio e di accompagnare questa transizione con misure concrete».

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