«E’ tornata tra le braccia dell’amato padre all’età di 30 anni». Questo recita l’annuncio funebre della giovane Elena Palmieri, dato dalla mamma Lucia e dal compagno Nicola. Un lutto che ha colpito nel profondo la comunità di Rotello. Ieri pomeriggio i funerali della ragazza, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, celebrata da don Sergio Carafa alle 15. Elena ha contratto un batterio killer nell’ottobre scorso, che le ha causato una encefalite, risultata fatale, durante un intervento chirurgico per l’asportazione di una cisti. L’amministrazione comunale di Rotello l’ha ricordata così: «La morte di una giovane ragazza lascia inebetiti, increduli. Il primo pensiero è per lei, per l’interruzione del suo progetto di vita, poi per la sua cara mamma, per lo sforzo che dovrà fare per sopravvivere, per i parenti, e poi per tutti noi, che meno vicini siamo comunque partecipi, perché la morte di una giovane vita colpisce tutta la comunità di Rotello, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza, nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po’ di futuro e di fiducia a tutti. Parkes dice che “la perdita di un figlio è l’evento più stressante che un essere umano possa sperimentare.” Sappiamo che ha ragione, è l’inversione dell’ordine naturale delle cose, la perdita di tanti progetti futuri, l’inutilità di tanti sforzi passati. Il lutto per un figlio forse non finisce mai, si può solo imparare a sopportarlo. Cara Lucia, Ti auguriamo di trovare la forza. Ciao Elena».

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