Trasformare l’abitazione di Campomarino nella base di spaccio sul territorio molisano. Non è una novità purtroppo, quella che vede protagonisti pregiudicati di origine pugliese, che varcano il confine e diventano cardini del mercato fiorente degli stupefacenti. Bene lo sanno i militari dell’Arma del comando provinciale di Campobasso, che lunedì scorso, 6 marzo, hanno arrestato un 33enne di origine pugliese, già noto alle forze dell’ordine e dimorante in Campomarino per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Arresto arrivato dopo che i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione di alcuni locali rientranti nella disponibilità del pregiudicato, rinvenendo addirittura un chilo di eroina. Un’attività di prevenzione e repressione di reati riguardanti la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti che, specie nelle località della costa molisana, stanno assumendo livelli preoccupanti, con l’infiltrazione di personaggi provenienti dalla vicina Puglia, come dimostrano le numerosi operazioni di servizio, l’ultima delle quali (White Beach) eseguita il 5 ottobre dell’anno scorso che ha portato all’arresto di diciotto persone e decapitato un gruppo criminale, composto da personaggi molisani e foggiani. La droga era occultata all’interno dei mobili situati nel suo garage, nel piano seminterrato dello stabile dove il 33enne risiede. I Carabinieri del comando provinciale di Campobasso hanno recuperato e sequestrato tre panetti di “eroina”, per un peso complessivo di oltre un chilogrammo. Lo spacciatore è stato associato al carcere di Larino, la droga inviata al Lass di Foggia.

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