Ore 3.54 di martedì 26 novembre: i letti sulla costa cominciano a tremare, nei piani più alti. Non tutti lo avvertono, ne percepiscono l’ondulazione, ma diverse sono le segnalazioni sul sisma che ha devastato la zona tra Durazzo e Tirana, dall’altra parte dell’Adriatico. Immediata la preoccupazione, soprattutto da parte dei comuni di origine arbereshe. «Massima solidarietà ai fratelli di Albania per la sconvolgente sequenza sismica che ha devastato una parte del Paese. Abbiamo appreso immediatamente di crolli, vittime e feriti». A parlare è il sindaco di Portocannone, Giuseppe Caporicci, che solo la settimana scorsa si trovava proprio a Tirana per partecipare come relatore a un incontro internazionale. «Ho sentito telefonicamente subito i miei referenti dall’altra parte dell’Adriatico, offrendo sia ospitalità che, nei limiti delle nostre possibilità, primi aiuti e prima assistenza, materiale. Inoltre cercherò di fare anche rete coi sindaci delle località arbereshe dell’Alta Puglia e del Molise, per mettere in campo un’azione sinergica, a sostegno delle popolazioni terremotate in Albania». Infine, lo stesso Caporicci si è sentito col Governatore Donato Toma, che ha garantito di mettersi a disposizione della Protezione civile nazionale per l’eventuale supporto allo Stato transfrontaliero. Intanto, sempre a Portocannone, già è partita l’organizzazione di una raccolta fondi per materiale di emergenza. #TerremotoAlbania, «a Montecilfone, insieme con gli altri comuni Arbëreshë del Molise, è vicina alle popolazioni colpite dal violento terremoto avvenuto nella notte in Albania. In occasione dell’incontro, convocato giovedì 28 novembre, alle ore 10 presso il Comune di Montecilfone, con i sindaci Arbëreshë si parlerà anche di eventuali misure di solidarietà da intraprendere per aiutare, nel nostro piccolo, le popolazioni colpite». Lo annuncia il sindaco Giorgio Manes. «La natura sa essere anche spietata, quindi, soprattutto in questi casi dobbiamo far sentire la nostra vicinanza ai fratelli gemelli dell’altra sponda adriatica». Ieri mattina il sindaco Giorgio Manes ha contattato il presidente della Repubblica albanese Ilir Meta per esprimere vicinanza e solidarietà. a muoversi anche l’amministrazione comunale di Ururi, sull’emergenza e sul dramma vissuto in Albania a causa della sequenza sismica che ha sconvolto parte del Paese. Il primo cittadino Raffaele Primiani ha inviato 4 missive istituzionali al Capo dello Stato Ilir Meta, al Console di Bari Adrian Haskaj, all’ambasciatrice a Roma Anila Bitri e al Governatore del Molise Donato Toma. «Apprendiamo in queste ore, con trepidazione, le notizie sul sisma che questa notte ha colpito l’Albania. Sono ore difficili per il popolo albanese che per l’ennesima volta si trova ad affrontare una situazione dai connotati disastrosi. In qualità di sindaco del Comune di Ururi insieme all’Amministrazione Comunale, oltre a esprimere vicinanza, restiamo a diposizione per qualsiasi forma di aiuto e collaborazione utile a lenire le ferite provate dal sisma. Siamo sicuri che da questo disastro l’Albania ne uscirà ancora una volta più forte di prima». «Abbiamo scritto alle autorità albanesi e a quelle italiane compreso il Presidente della Repubblica Italiana per attivarsi con gli aiuti. Come Comune siamo vicini al popolo albanese e nel limite delle nostre possibilità offriamo il nostro aiuto e esperienze negli eventi sismici», ci ha riferito lo stesso Primiani.

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