Battesimo del fuoco ieri mattina per la neo sindaca di Montenero di Bisaccia, Simona Contucci, c’è stata una rottura idrica significativa che ha tolto l’acqua quasi a tutto il paese, ma Simona non si è persa d’animo, lei, leader di Montenero coraggiosa. «Carissimi, in queste ore ho ricevuto diverse centinaia di chiamate e messaggi di congratulazioni. Mi scuso, sto cercando di rispondere a tutti, ma ci vorrà ancora qualche giorno soprattutto perché, da mercoledì mattina, sono alle prese con i problemi quotidiani del paese. Uno tra tutti: la rottura della condotta dell’acqua che è stata appena riparata. Tra un po’ il flusso dell’acqua tornerà regolare». Tra le incombenze che ora dovrà affrontare c’è sicuramente quella della nomina della nuova giunta, abbiamo intercettato qualche indiscrezione a riguardo. Non ci saranno (o non dovrebbero esserci) scelte pedissequamente legate al risultato di lista, ma verrebbero premiate le singole competenze. Intanto, Ormai da ex sindaco, dopo 10 anni e mezzo, e un’esperienza ancora più lunga in Consiglio comunale, Nicola Travaglini saluta l’impegno istituzionale, delegato coi voti personali alla prima eletta Tania, nipote diretta, oltre che alla sindaca Simona Contucci. «Cari concittadini, è scaduto il mio lungo mandato, e uso la parola lungo non a caso, in quanto si parla di un periodo amministrativo di oltre 10 anni. Sono certo del fatto che questi anni passati assieme alle giunte comunali 2010/2015 e 2015/2020, ad amministrare un territorio tanto vario quanto complesso come quello di Montenero di Bisaccia, siano stati per me motivo di crescita, di tante battaglie combattute in nome di un senso d’appartenenza comune, in nome di un bene collettivo che è stato sempre alla base del mio operato: un percorso ricco di obiettivi raggiunti cosi come di tanti ancora da raggiungere.
Non è stato semplice tenere assieme le tante voci, i pensieri e le difficoltà di un intero paese, che spesso ha vissuto momenti complicati, assieme a tanti felici e ricchi di onore e orgoglio.
Nel ringraziare i miei compagni di viaggio, dagli amministratori a tutti i dipendenti della nostra casa municipale, che hanno saputo tenere testa alle sfide, alle dinamiche insite in ogni operazione da portare a termine ed appoggiare le tante idee messe in campo nel corso di questo periodo amministrativo, sento di avere un grazie ancor più onorevole da porgere: il mio più sentito ringraziamento va a tutti i cittadini monteneresi, che hanno saputo affrontare le difficoltà e gioire con noi delle nostre piccole e grandi vittorie.
Sicuramente avremmo potuto fare ancor meglio, avremmo potuto fare di più, e in queste poche righe intendo scusarmi con quanti sono rimasti delusi dal nostro percorso amministrativo: posso solo garantire che quanto in nostro potere, è stato realizzato nel migliore dei modi possibili, per il bene di tutti; anticipo che nei prossimi giorni farò un resoconto dettagliato dell’attività amministrativa svolta dalle amministrazioni da me guidate.
Nel contempo, mi auguro che chi mi succede ora in tale compito e avrà l’ardire di prendere in mano le responsabilità che competono al sindaco del nostro Comune, abbia la forza, la voglia e le idee per guidare Montenero ad orizzonti sempre più rigogliosi, degni di una comunità tanto grande e forte.
Si chiude per me un lungo capitolo della mia vita di cui vado oltremodo orgoglioso, dove penso di essere riuscito a costruire qualcosa di bello, che sarà custodito e arricchito dai futuri amministratori.
Questi ultimi mesi sono stati oltremodo complicati, arrestati forzatamente dall’ormai famoso Covid-19 che mi ha costretto a mettere un freno alle tante nuove imprese da mettere in campo, per permettere alla situazione di tornare alla normalità e cosi di lavorare nella maniera corretta; nonostante questo grande nemico invisibile sia ancora ben vivo tra noi, siamo riusciti a riprenderci la libertà di uscire, di abbracciarci, e di continuare a sognare in grande, verso il futuro.
Concludo augurando a Montenero di essere tenace, di essere all’altezza del domani, di combattere a testa alta ogni battaglia che la storia vorrà riservarci. Grazie Montenero».

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