Altri due decessi Covid in basso Molise. Un 79enne di Ururi si è spento nella notte tra mercoledì e giovedì al reparto di Rianimazione, nella Terapia intensiva dedicata ai contagiati dal coronavirus dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Il secondo decesso è avvenuto nell’abitazione di Rotello, a spegnersi un 68enne. Per entrambi il cordoglio istituzionale delle amministrazioni di Ururi e Rotello. In basso Molise 55 i contagi, con una incidenza percentuale minore rispetto al resto della regione che nei giorni scorsi: 21 Termoli, 2 Bonefro, 8 Campomarino, 2 Casacalenda, 7 Guglionesi, 1 Larino, 3 Montelongo, 1 Morrone del Sannio, 2 Petacciato, 1 Portocannone, 1 Provvidenti, 4 San Martino in Pensilis, 2 Santa Croce di Magliano. Tuttavia, cresce la preoccupazione dopo la conferma della presenza della varia inglese. Triplo provvedimento, progressivo, negli ultimi giorni, assunto dal sindaco Giovanni Di Matteo a San Martino in Pensilis. Dopo l’istituzione della zona rossa, il primo cittadino ha chiuso le scuole fino al 21 febbraio, dall’infanzia alle medie; quindi è stata decretata la chiusura degli uffici pubblici e, infine, con ordinanza sindacale n. 9 è stata disposta, in via precauzionale, al fine di prevenire il rischio di diffusione del Covid-19 nell’ambito del territorio comunale, fino al 21 febbraio, o diversa data secondo le disposizioni emanate dal Governo o dalla Regione Molise, la sospensione del mercato settimanale del sabato di via Marina. Il sindaco Giovanni Di Matteo ha elaborato un grafico coi contagi degli ultimi tre mesi. «Quello che sospettavamo si è avverato: siamo di fronte a un virus che ha sviluppato un livello di trasmissibilità molto più alto. I nostri comportamenti che erano tarati su un una pericolosità notevolmente più bassa non sono più sufficienti. Per questo è fondamentale aumentare il livello di attenzione e di precauzione: quello che ieri era sufficiente a proteggerci oggi non lo è più. In basso, il grafico riporta i contagi nel nostro comune dal 15 novembre a oggi e dimostra proprio questo. In novembre misure di contenimento di livello più basso hanno immediatamente arrestato il contagio. Oggi misure più severe faticano ad invertire il trend. C’è bisogno di ridurre al minimo la mobilità. Gran parte dei contagi si sviluppa in casa, con amici e parenti. Dipende solo da noi». La situazione relativa ai contagi a Ururi sta cominciando a diventare preoccupante. Il Comando della Polizia Locale ha anche emesso un avviso perentorio alla clientela di tutti i locali, bar, ristoranti di consumare i prodotti da asporto quindi con assoluto divieto di consumo di bevande all’interno del locale o nelle immediate vicinanze. Intanto continua lo screening gratuito a tappeto per monitorare l’andamento epidemiologico del virus presso la cittadinanza. Il prossimo appuntamento è venerdì 12 febbraio dalle ore 9 alle ore 13. Un servizio, è bene ribadirlo, che ha permesso a molti concittadini di poter accedere gratuitamente allo screening scoprendo, magari, di essere positivi, pur essendo asintomatici. Proprio a causa dell’incremento dei casi di positività da Sars-Cov2 e all’istituzione della zona rossa nell’area del Basso Molise, anche la cerimonia di insediamento del nuovo parroco don Michele Di Legge nella parrocchia di Ururi che doveva avere luogo ieri, pur con tutte le misure anti assembramento e anti contagio, è stata rimandata in data da destinarsi di concerto col vescovo De Luca. Mentre a Ururi si registra un notevole aumento di casi di positività e si conta la prima vittima da Covid, la Regione Molise ha avviato la campagna di vaccinazione per gli over ottantenni. Considerando che il sistema informatico è andato in crash poche ore dopo e che è stato estremamente difficoltoso riuscire a registrarsi nella piattaforma e, considerando che solo una minima parte degli ottantenni è avvezza ai sistemi informatici, ai call center ecc e che spesso si deve ricorrere ad un figlio o ad un parente per poter accedere al servizio di vaccinazione, il Comune di Ururi ha deciso di attivare il servizio di registrazione per aderire alla campagna di vaccinazione anti Covid-19 per la popolazione over 80. Il servizio è attivo nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 presso i locali dell’ex biblioteca comunale. Per la registrazione occorre la tessera sanitaria del paziente over 80; tessera sanitaria del figlio/a o tutore; indirizzo email del figlio/a o tutore. Il servizio è attivo per tutti i cittadini che hanno un’età uguale o superiore a 80 anni e a coloro che compiranno tale età nel 2021. Se l’anziano ha difficoltà di movimento, può recarsi in Comune per la registrazione anche solo il figlio o il tutore. Un servizio sul territorio per venire incontro a tutti quegli anziani che hanno difficoltà con il web e con le moderne tecnologie. L’amministrazione comunale di Portocannone divulga alla cittadinanza i recapiti dei medici di base che in questa fase sostituiranno il dottor Nicola D’Addario. «Considerata la difficile vicenda personale e familiare che ha investito in questi giorni il dottor Nicola D’Addario, si ritiene utile rendere noti i nominativi e i recapiti dei medici associati allo studio D’Addario a cui i pazienti del medico di base potranno rivolgersi per visite e/o ricette. Nell’auspicio di incontrare la comprensione dell’Utenza considerando il momento delicato, rivolgiamo a Nicola, ed a tutta la sua famiglia, l’espressione della massima vicinanza di tutta la Comunità». Il sindaco di Larino, Giuseppe Puchetti, aggiorna la situazione Covid: «Leggendo i nomi si intuisce che si tratta di positività riconducibili a contatti avuti di recente con soggetti a loro volta risultati positivi. Per un nominativo si è appreso che vive stabilmente fuori Larino. Quello che desta preoccupazione è la presenza massiccia di una sintomatologia diffusa che non risparmia neppure i più giovani. Ci sono attualmente a Larino interi nuclei familiari in quarantena per positività al virus. La situazione è davvero preoccupante in quanto so di altri nostri concittadini che dovranno sottoporsi al tampone rinofaringeo nelle prossime ore. Sembra scontato ricordarvi che siamo in zona rossa e dobbiamo limitare al massimo le nostre uscite fuori di casa. La presenza della variante inglese del virus, ormai certificata, deve indurci ad assumere ancora meglio atteggiamenti responsabili utilizzando tutti i dispositivi di protezione personale, ma soprattutto evitando i contatti con le persone più fragili della nostra comunità: gli anziani, i malati e coloro che già soffrono di patologie. Come sapete le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli non per elevare delle sanzioni ma per far rispettare le regole ed evitare situazioni che potrebbero essere volano di propagazione del virus. Siamo in attesa di risposte in merito alla proposta formulata di utilizzare parte del nostro ospedale come reparto a bassa intensità per pazienti che necessitano comunque di ossigenoterapia».

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