Minacce di morte, offese continue, maltrattamenti e lesioni personali: non c’è nulla che abbia a che vedere con l’amore, in tutto ciò ma solo con l’ossessione, col possesso, col dolore.
È accaduto a Sepino, dove una donna, dopo 25 anni di matrimonio, ha visto il marito trasformarsi in un carnefice, fino a sentirsi costretta ad abbandonare la casa coniugale e a sporgere denuncia per le mortificazioni subite.
Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, i Carabinieri hanno dato quindi esecuzione ad un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura della Repubblica di Campobasso, per l’applicazione nei confronti di un uomo del posto della misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima, alla sua abitazione e a tutti i posti da lei frequentati – compreso il luogo di lavoro -, nonché di divieto a stabilire alcun contatto attraverso qualsivoglia strumento a distanza, senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria.
La misura in questione è stata applicata ad un 54enne, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della ex moglie. Un quarto di secolo insieme, poi l’inizio dell’incubo: l’uomo ha iniziato ad assumere comportamenti gravemente offensivi e denigratori nei confronti della moglie che, nell’agosto dello scorso anno, ha dovuto lasciare la casa coniugale.
Le minacce di morte nonché le offese continue, hanno determinato nella donna una condizione di dolore e mortificazione, costringendola a cambiare le sue abitudini di vita. Dopo aver esitato a lungo dal denunciare i fatti, pochi giorni fa la donna, esasperata dalle condotte dell’uomo, si è rivolta ai Carabinieri, narrando il suo vissuto di sofferenza e gli episodi di aggressione fisica patiti quando era ancora nelle mura domestiche.
Aggressioni che, in una circostanza, le avevano causato addirittura la deviazione del setto nasale, e in un’altra le avevano causato una lesione al timpano. Neanche l’allontanamento dalla casa coniugale le aveva consentito di ritrovare serenità, tant’è che l’uomo, in ben quattro distinte occasioni, le aveva tagliato gli pneumatici dell’autovettura, accecato dalla morbosa gelosia per la quale non accettava di essere stato lasciato.
A seguito della denuncia di danneggiamento per uno dei quattro episodi, i militari dell’Arma sono risaliti all’uomo che, dopo una perquisizione dell’autovettura, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico detenuto in maniera illecita. Fondamentali, per una precisa ricostruzione dei fatti e per corroborare le dichiarazioni della donna, le attività investigative espletate, la comparazione delle immagini di videosorveglianza acquisite e le dichiarazioni rese, in ambiente protetto, dalle persone informate.
La vicenda in questione rappresenta solo la punta dell’iceberg di una tipologia delittuosa che emerge sempre più di frequente: un fenomeno che la Procura di Campobasso intende contrastare in maniera capillare, anche al fine di prevenire reati più gravi. Tant’è vero che, nell’anno in corso, sono state numerose le attività di indagine inerenti al cosiddetto Codice Rosso, trattate dai comandi e dai reparti dell’Arma, dislocati in tutta la provincia e nel capoluogo di regione.

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