La paura è stata tanta. In quei lunghi secondi di terrore la mente di ogni molisano è inevitabilmente ripiombata al 31 ottobre 2002.
Ieri a Montagano, epicentro del terremoto di magnitudo 4.6 che, alle ore 23.52 di martedì, ha ‘spezzato’ la tranquilla notte dei cittadini, l’Amministrazione comunale ha eseguito i sopralluoghi di rito per scongiurare eventuali danni a strutture, scuole e abitazioni presenti sul territorio. «Le verifiche eseguite dall’ufficio tecnico comunale, unitamente alla squadra dei Vigili del fuoco, presente da questa mattina in comune, sono attualmente in corso – ha spiegato ieri pomeriggio il sindaco Giuseppe Tullo -. Qualche criticità c’è. Abbiamo rilevato la presenza di alcune lesioni, in punti abbastanza isolati del paese e, in parte, riferibili a situazioni preesistenti che, con molta probabilità, sono state soltanto aggravate dalla forte scossa della notte scorsa. I controlli sono tutt’ora in corso – ha aggiunto il primo cittadino -. Dobbiamo ancora ultimare alcune zone del paese ma, apparentemente, non sono emerse grosse criticità, anche se stamattina, rispetto all’assenza totale di danni percepita all’inizio, qualche piccola situazione, non allarmante e riguardante alcuni immobili, è stata rilevata. Stiamo valutando se interdire l’accesso in alcune abitazioni. Ma si tratta di casi isolati». Alcune zone del comune non sono nuove a criticità geologiche, come ha sottolineato il sindaco:
«C’è tutto un versante del paese, nel tratto che va dal Corso fino a via Appennini, che è interessato da diversi anni da un problema di natura geologica. C’è un movimento in atto in quella porzione di territorio e la scossa ha amplificato un po’ questo problema preesistente.
Nel centro storico, dove sono presenti case più antiche, invece, non sono emerse gravi criticità, se non qualche piccola crepa che ci è stata segnalata dai cittadini». Nessuna misura – fino a ieri pomeriggio – è stata adottata in merito allo sgombero di abitazioni o alla riapertura del plesso scolastico: «Al momento non abbiamo adottato alcuna ordinanza. Sul territorio è presente solo la scuola dell’Infanzia, che abbiamo chiuso in via precauzionale subito dopo il terremoto, che si trova in un edificio antisismico di recente costruzione. Quindi, predisporremo la riapertura per la giornata di domani (oggi, ndr)». Intanto in serata, dalle verifiche effettuate dai Vigili e dall’ufficio tecnico, sono emerse criticità importanti in almeno due abitazioni. Dunque nelle prossime ore il sindaco potrebbe ordinare lo sgombero. In una ventina di case, invece, riscontrare solo microlesioni. Subito dopo la scossa di martedì, come avvenuto in altri comuni, la gente è corsa in strada. Il sindaco nelle prime ore concitate ha messo a disposizione dei cittadini il palazzetto dello sport per chiunque avesse timore di rientrare in casa: «C’è stato sicuramente un po’ di spavento. Quando, poi, situazioni simili accadono di notte il tutto è sempre un po’ più amplificato. All’interno del palazzetto sono stati pochissimi gli accessi. Anche i pochi cittadini che si sono rifugiati lì, hanno deciso, dopo poche ore, di rientrare in casa».

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