Ha scelto accuratamente la sua “preda”, confidando nel fatto che fosse sola in casa. Ha dunque contattato al telefono la potenziale vittima, un’anziana di 83 anni del capoluogo. Dall’altro capo del telefono la voce di un uomo che informava la signora della imminente consegna di un pacco per suo nipote.
L’83enne, però, non ha “abboccato”. Avendo ‘fiutato’ immediatamente il tentativo di truffa ha chiesto gentilmente al suo interlocutore di richiamare più tardi perché voleva prima contattare il nipote. Ovviamente di lui e del presunto pacco, poi, si è persa ogni traccia.
Sempre ieri, stavolta nel pomeriggio, un altro truffatore (o probabilmente lo stesso fenomeno) ha contattato un’altra anziana simulando la voce del nipote. Anche stavolta la signora non è cascata nel raggiro e ha subito interrotto la conversazione.
Gli episodi appena riportati, avvenuti nel giro di poche ore a Campobasso, altro non sono che gli ennesimi tentativi di truffa ai danni degli anziani.
Nella truffa del pacco chi chiama informa la vittima che è in possesso di un pacco destinato al/alla nipote. Per riceverlo, però, è necessario versare una somma di denaro al momento della consegna.
In tanti, inconsapevolmente, cadono nella rete dei truffatori. Il repertorio, inoltre, è decisamente vasto: dalla truffa del finto incidente a quella del sedicente funzionario pubblico o privato fino alla richiesta di soldi per aiutare un parente in difficoltà. Il “talento”, se così vogliamo definirlo, dei truffatori sta proprio nel creare scenari drammatici o urgenti capaci di mettere la vittima in condizioni di non potersi rifiutare. Ed è così che i nostri preziosi nonni decidono di mettere subito mano al portafogli pur di venire incontro alla richiesta di aiuto del proprio amato nipote.
Ma a quanto pare – e le due signore ne sono un esempio – i malviventi non hanno più vita facile come un tempo. Merito delle numerose campagne informative poste in essere negli ultimi anni. Anni che hanno registrato una crescita esponenziale del riprovevole fenomeno.
Tra i primi a scendere in campo per fornire agli anziani uno strumento in più contro i raggiri, ci sono le forze dell’ordine che recentemente hanno intensificato gli incontri informativi all’interno della comunità.
A tal proposito ecco alcuni consigli preziosi per dare filo da torcere ai malviventi: «Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni – si legge sul sito dell’Arma – “La prevenzione è la migliore difesa”. Non fidatevi delle apparenze!
Il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi nelle vostre case può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’Inps, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc. e talvolta un appartenente alle forze dell’ordine… non sempre “l’abito fa il monaco”!
Ricordatevi che di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso (apposto al portone di un palazzo o comunicato al portiere) che indica il motivo, il giorno e l’ora della visita del tecnico.
Un decalogo “in pillole” può esservi utile:
Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa;
non mandate i bambini ad aprire la porta;
comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata;
in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata;
prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento; nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare.
Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
tenete a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
mostrate cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite la porta e, se è necessario, ripetete l’invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni.
In generale, per tutelarvi dalle truffe diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata; non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o d’antiquariato se non siete certi della loro provenienza; non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute; non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi».

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