Il Corpus Domini è prima di tutto tradizione. Una storia secolare che non può prescindere dal folkore e dalla cultura campobassana. Peccato che l’amministrazione a 5 Stelle non abbia minimamente tenuto in considerazione questo elemento fondamentale. Il j’accuse arriva dalla professoressa Rosa Socci, tutore delle tradizioni folkloristiche campobassane, incarico affidatole a titolo gratuito dalla Regione Molise, nonché anima dalla Polifonica Monforte, che ieri mattina ha convocato la stampa in largo San Leonardo proprio per evidenziare le ‘storture’ nell’organizzazione del cartellone degli eventi del Corpus Domini. Nel mirino di Rosa Socci, in particolar modo, il sindaco Roberto Gravina che né in occasione dei Misteri, né in nessun’altra circostanza, «ha pensato di interpellarmi».
«Sono rammaricata – dice – perché l’avvocato Gravina sa benissimo quale ruolo ricopro, non è una mancanza di rispetto nei miei confronti – precisa – ma il sindaco purtroppo dimostra scarso senso delle istituzioni. Io, in qualità di tutore delle tradizioni folkloristiche, non rappresento esclusivamente la Polifonica Monforte, ma sono l’anello di raccordo con tutte le associazioni che promuovono il folklore.
E Corpus Domini non può fare a meno del folklore, perché fa parte del suo Dna. Ricordo a questa amministrazione, ad esempio, quando il compianto Lino Tabasso organizzava, durante il Corpus Domini, il raduno dei gruppi folkloristici e il premio della ‘Bella in costume’.
È grave che il sindaco della città capoluogo non abbia questo senso di appartenenza con la storia di Campobasso. Il folklore – rincara la dose – non è una questione di simpatia e non ha colore politico, semmai solo il rosso e il blu. Un amore che dovrebbe unirci tutti».
La polifonica Monforte, inoltre, non è neppure stata coinvolta per la Città dei Misteri, la mostra mercato che da ieri anima corso Vittorio Emanuele. Un’iniziativa tesa alla promozione territoriale di tutti i comuni ideata dall’ex assessore alle Attività produttive Salvatore Colagiovanni proprio in collaborazione con la professoressa Rosa Socci. «Siamo stati ignorati anche per questo evento – evidenzia – nonostante il successo delle precedenti edizioni. Per questa ragione la Polifonica Monforte – annuncia – non collaborerà mai più con l’amministrazione a 5 Stelle. Attendiamo i prossimi amministratori che speriamo, avranno più a cuore le tradizioni e le radici di Campobasso». Infine la professoressa critica anche la decisione di proporre dei concerti a pagamento per il Corpus Domini, «e non per una questione economica – precisa – ma perché si sono stravolte la ratio e la storia dei Misteri, una festa da sempre popolare che le amministrazioni ‘offrono’ alla cittadinanza».

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