Spettabile amministrazione,
ci piacerebbe sapere perché, nel ristrutturare la piscina comunale del capoluogo, avete fatto i lavori a metà tralasciando il rifacimento delle scalinate, del piazzale, dell’illuminazione, nonché l’installazione di sistemi di videosorveglianza, magari collegati con la Questura.
L’impianto può dirsi tale internamente – era ora – ma altrettanto non può dirsi all’esterno dove, a parte il fattore estetico, non si può non sottolineare il livello di pericolo di una scalinata malridotta e la scarsa illuminazione, che di per sé attira teppisti e sfaccendati in cerca di un momento di gloria…
I fondi erano terminati? Probabilmente non si è ritenuto importante dare decoro e mettere in sicurezza anche le strutture esterne? Spiegateci, perché non capiamo.
Non possiamo inoltre non notare il silenzio colpevole delle associazioni che ivi si allenano, e se pensiamo che ai tempi in cui ci allenavamo noi c’è chi ha rischiato seriamente un arresto cardiaco per la passione che ci aveva messo nel perorare la causa di una piscina degna di questo nome, ci sentiamo proprio delusi.
Si sta parlando anche di un potenziale ripristino dell’impianto di Colle Dell’Orso: a parte che rimettere a lucido un impianto natatorio abbandonato da anni significa spendere tanto quanto costruirne uno nuovo, ci auguriamo che i lavori non vengano fatti a metà come nel caso della piscina comunale.
A voi l’ardua sentenza, con una mano sulla coscienza, e con il desiderio sincero di dare a Campobasso ciò che si merita!

Cordialità, Giorgio e Mayra D’Amico, Luisella Di Girolamo, Donatella e Dario Autieri

 

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