Cancelli aperti stamattina, ma aule semivuote in tante scuole di Campobasso. Dopo nove giorni di sciame sismico, i genitori hanno preferito non accompagnare i bambini in classe. Tensioni soprattutto alla ‘Nina Guerrizio’, l’istituto di via D’Amato che ospita più di 200 bambini tra scuola dell’infanzia e la primaria. Solo una ventina i piccoli entrati per le lezioni. Gli altri hanno ‘scioperato’, così come avevano annunciato alcuni genitori delusi dopo l’acceso faccia a faccia che si è svolto con il primo cittadino due giorni fa a Palazzo San Giorgio. Sulla ‘Guerrizio’, la loro tesi, ci sono pochi documenti, lacunosi anche se sarebbero inagibili alcune aule e la palestra.

“Siamo tra l’incudine e il martello”, ha sottolineato un papà. “Certo, siamo preoccupati, ma se sappiamo che le scuole non sono a norma bisognava intervenire prima e non dobbiamo aspettare il terremoto. Oppure come l’anno scorso: abbiamo aspettato che la neve distruggesse gli alberi per tagliarli”.

Qualcun altro non ha nascosto le paure dovute alle ‘storiche’ criticità dell’edificio scolastico di via D’Amato che avrebbe bisogno di interventi urgenti. “Questa scuola non è sicura, al contrario di quello che si dice: in palestra cadono i calcinacci, le scale sono piene di crepe. I bambini che fanno se c’è una scossa? Dove scappano? Sinceramente è meglio tenerli a casa”, ha incalzato un’altra mamma. Martedì prossimo l’incontro con il sindaco Battista.

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