Con il progetto del ‘tempio della cremazione’ in stand-by, il cimitero di San Giovanni sta scoppiando e non ci sono più posti per le sepolture. Per questo, l’amministrazione di Palazzo San Giorgio corre ai ripari. Sul sito ufficiale del Comune è stata pubblicata la determina dirigenziale dell’Area operativa sviluppo del territorio – Settore Lavori pubblici che, rifacendosi alla normativa nazionale e alle circolari del Ministero della Sanità, prevede di disseppellire le salme interrate. L’esumazione riguarderà i resti per i quali sono passati dieci anni dalla originaria inumazione o cinque anni per quelli provenienti da precedenti tumulazioni o inumazioni.

I familiari dei defunti interessati (i cui nomi sono riportati in un apposito allegato alla delibera) dovranno recarsi all’Ufficio cimitero di Palazzo San Giorgio, in piazza Vittorio Emanuele, il martedì e il giovedì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 16.30 alle 18.30 per disporre della destinazione dei resti mortali dei congiunti, oltre che per comunicare la volontà di ritirare piante, foto, oggetti o segni funebri poste sulle sepolture dei propri cari, da concordare con l’incaricato cimiteriale.

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