“Come è noto, la Fiera del Corpus Domini si svolge in spazi aperti, all’interno del centro cittadino, e non in luogo specifico dedicato, delimitabile e controllabile negli accessi e nelle uscite.

Ciò rende particolarmente difficoltose le operazioni di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale, anche in considerazione del notevole affollamento dell’area, circostanza che comporta la materiale impossibilità di circolazione di mezzi e uomini delle forze dell’ordine per l’individuazione/identificazione degli abusivi, lo sgombero degli spazi, il sequestro delle merci e il trasporto delle stesse nei depositi dell’Ente. Inoltre, complice lo “schermo” creato dal fittissimo assembramento di persone, succede che, tolto un abusivo, nel giro di pochi secondi, appena gli operatori di polizia si allontanano, lo spazio libero viene occupato da altro venditore abusivo, magari precedentemente collocatosi in area prossima ma più esterna.

Per contenere il fenomeno, l’Amministrazione Comunale, oltre alle poco efficaci misure repressive sopra accennate, mette in campo una serie di accorgimenti tesi a scoraggiare il fenomeno stesso: in particolare, si cerca di occupare con espositori autorizzati e con altre iniziative promozionali, culturali, ricreative e sociali, tutti gli spazi più “appetibili” del centro città, di modo che l’abusivismo, che pur persiste ed è ineliminabile in toto, nonostante i numerosi controlli esterni ed interni alla città posti in essere dalla polizia municipale e dalle altre forze dell’ordine, venga confinato in aree sempre più esterne al cuore della festa e per questo meno appetibili e meno “dannose” per gli esercenti autorizzati, in termini di concorrenza sleale.

Fatta questa doverosa premessa di inquadramento ambientale della Fiera, passiamo a descrivere le modalità di assegnazione degli spazi agli espositori, con particolare riferimento a quanto avvenuto nell’edizione 2015.

  1. In relazione alle istanze pervenute al Comune, con determina dirigenziale, previa individuazione e delimitazione planimetrica dei posteggi, si provvede ad assegnare gli spazi ai singoli richiedenti, secondo i criteri previsti dalla legge (anzianità di iscrizione alla CCIAA, anzianità di presenza su piazza, etc.).
  2. Prima di collocare i venditori nei posteggi assegnati, se vi sono posteggi ancora liberi per mancanza di istanze valide e/o presentate nei termini, si consente a ciascuno di loro di effettuare opzione di miglioria (vale a dire scegliere, tra quelli liberi, un altro posteggio da loro ritenuto migliore).
  3. Le operazioni di cui ai punti precedenti, iniziate il giovedì, si concludono nella tarda mattinata del venerdì.
  4. Il venerdì pomeriggio iniziano le operazioni di SPUNTA, vale a dire l’assegnazione dei posteggi rimasti liberi agli ambulanti presenti, interpellati uno per uno, in relazione all’elenco delle domande pervenute nei termini ma prive di tutti i requisiti (prima spunta) e, successivamente, in relazione all’elenco delle domande pervenute fuori termine (seconda spunta). Le operazioni di spunta si concludono il venerdì sera, a volte protraendosi fino a tarda notte (nel 2015 si sono chiuse alle 3.00 del mattino).
  5. Per i posteggi è dovuto un CONTRIBUTO FESTA, oltre al COSAP, in misura predeterminata in funzione della tipologia, zona e superficie in metri quadri. Per i posteggi ricadenti nelle aree ex Romagnoli di proprietà della Regione non è dovuto il COSAP, tributo applicabile solo ai suoli comunali. Tali oneri vengono versati sul CCP della Tesoreria Comunale e comprovati con apposita ricevuta postale esibita dagli assegnatari. Invece, per gli spuntisti, tenuto conto che le Poste chiudono alle 18,00 e per accelerare ed agevolare le operazioni, si provvede all’incasso diretto tramite ECONOMO comunale, che rilascia ricevuta e successivamente versa le somme riscosse sul CCP di Tesoreria.
  6. Per i posteggi rimasti ancora liberi dopo le operazioni di spunta (di solito circa il 10% del totale), in quanto non assegnati dall’Ufficio per mancanza di richiedenti, si procede come di seguito:
    1. Dal sabato mattina, una “pattuglia” composta da un vigile urbano, dall’economo comunale e da un addetto all’ufficio commercio, planimetrie alla mano, si reca a “visitare”, uno per uno, gli spazi che risultano ancora liberi su carta;
    2. Ovviamente tali spazi vengono trovati quasi sempre già occupati, sul posto, da “abusivi” (nel senso di ambulanti privi di permesso di occupazione; se fossero anche privi di licenza al commercio itinerante e/o di documenti e/o di permesso di soggiorno, ABUSIVI IN SENSO ASSOLUTO, verrebbero prontamente allontanati e, se del caso, segnalati alle autorità competenti);
    3. Su detti spazi si procede al rilascio di permesso di occupazione a sanatoria, previa verifica da parte del vigile urbano dei documenti sopra citati e previo pagamento di una quota, determinata in via equitativa, degli oneri previsti per lo specifico posteggio, tenuto conto dei giorni residui rimasti per l’esposizione (siamo al sabato mattina o addirittura al sabato pomeriggio, per cui l’onere viene rideterminato anche in proporzione al tempo residuo di esposizione). Il pagamento viene riscosso dall’economo comunale contro il rilascio di regolare ricevuta, come sopra detto.
    4. In forza del punto 15 della determina dirigenziale n. 1068 del 7 maggio 2015 di assegnazione e disciplina dei posteggi (“Il dirigente dell’Area 6, durante i giorni della fiera mercato del Corpus Domini, per motivi di ordine pubblico e di sicurezza, oltre che nell’ipotesi in cui dovessero verificarsi situazioni di forza maggiore, potrà adottare provvedimenti modificativi o integrativi della presente determinazione anche per quanto attiene la individuazione, ove le circostanze lo richiedessero, di ulteriori spazi per la localizzazione di nuovi posteggi”), nel 2015, oltre alla regolarizzazione dei posteggi residuati liberi dopo la spunta, nei termini anzidetti, sono stati assegnati, con le medesime modalità (incluso il pagamento forfettario e di entità determinata in via equitativa direttamente nelle mani dell’economo a fronte di regolare ricevuta), nella giornata di sabato pomeriggio, ulteriori posteggi di ridottissime dimensioni sul piccolo marciapiede antistante la siepe che costeggia l’area dell’ex Romagnoli, a ridosso dell’area fieristica, ove negli anni precedenti venivano comunque sempre posizionate le bancarelle.
    5. Il provvedimento di cui alla lettera precedente, autorizzato dal dirigente per le vie brevi, si è reso necessario per le ragioni di contesto illustrate in premessa: vale a dire per evitare alterchi e violenti litigi tra commercianti “paganti” e “non paganti”, per occupare tutti gli spazi fieristici con persone identificate e, pertanto, responsabilizzabili, per spingere gli abusivi verso aree più esterne, per ridurre al minimo la concorrenza sleale tra operatori, garantire ordine, sicurezza e decoro alla festa nel suo insieme.
  7. Per quanto riguarda i fatti specifici verificatisi nel 2015, oggetto di segnalazione all’autorità giudiziaria e ripresi nella campagna politico-mediatica recentemente scatenatasi, è di tutta evidenza che allo svolgimento delle specifiche operazioni non ha partecipato materialmente il dirigente, il quale ha il compito di organizzare, gestire e disciplinare in via generale i servizi e non certo di occuparsi direttamente delle minute attività dei numerosi uffici e servizi dell’Ente di cui è responsabile! Tali operazioni si sono svolte però alla costante presenza del personale comunale dedicato: un sottufficiale della polizia municipale (che nell’esercizio delle sue funzioni riveste anche il ruolo di ufficiale di polizia giudiziaria!), coadiuvato da altro vigile urbano; un istruttore amministrativo dell’Ufficio Commercio; l’Economo comunale. Tutte persone di assoluta e comprovata esperienza, professionalità e moralità, sulle quali chi scrive, che all’epoca svolgeva anche le funzioni di Comandante della Polizia Municipale, ha sempre riposto massima fiducia. I posteggi in parola sono stati assegnati, per le ragioni e con le modalità di cui sopra, agli occupanti di fatto degli stessi, previa identificazione, esibizione della licenza di commercio ambulante, dei documenti di riconoscimento, del permesso di soggiorno (se extracomunitari), pagamento nelle mani dell’Economo, contro rilascio di regolare ricevuta, di una somma determinata in via equitativa, tenuto conto della tipologia, zona di ubicazione, dimensioni, tempo residuo di utilizzo del posteggio rispetto al momento dell’accertamento. Quindi nessuna “cresta” o “pizzo” sugli abusivi (trattasi di commercianti muniti di regolare licenza) o, peggio ancora, modalità illecite di gestione del denaro riscosso, come si è voluto, neppure tanto velatamente, insinuare con articoli e servizi OFFENSIVI E DENIGRATORI NON TANTO E NON SOLO DELL’AGIRE POLITICO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, BENSI’ DELLA DIGNITA’ E CREDIBILITA’ DEI LAVORATORI COMUNALI, CHE HANNO OPERATO SUL CAMPO IN MEZZO A DIFFICOLTA’ INIMMAGINABILI PER I NON ADDETTI AI LAVORI.

A fronte di un esposto presentato nella più assoluta inconsapevolezza di quali siano le modalità di gestione della fiera del Corpus Domini (e, ci si vuole augurare, non per ragioni di mera strumentalità e polemica politica, priva di fondamento e fine a se stessa), era atto dovuto, come in tutti i casi analoghi, da parte della Procura, aprire un procedimento ed effettuare le verifiche del caso.

Riprovevole ed irresponsabile, oltre che penalmente rilevante (si chiederà che venga accertata la relativa responsabilità), invece, la violazione del segreto istruttorio attuata verosimilmente per dare diffusione sul circuito politico-mediatico dei mass-media locali, in maniera del tutto distorta e diffamatoria, della vicenda, in nome di chissà quale strategia politica, che finisce soltanto per gettare inutile discredito sulla città, sull’amministrazione comunale, sui dipendenti comunali, quando, invece, grazie alla professionalità, allo spirito di sacrificio, all’impegno dei vigili urbani, del personale amministrativo, dei dirigenti e degli amministratori comunali, ci sarebbe da fare ragione di vanto e di orgoglio del come si riesce a gestire, in maniera dignitosa e nel rispetto delle regole e della correttezza amministrativa, un evento così complesso ed impegnativo, pur nelle mille difficoltà di contesto sopra accennate.”

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