Da giorni le aule sono vuote, le attività didattiche semi paralizzate. Una ventina le presenze all’asilo ‘Collodi’, l’unica parte del plesso di via Leopardi al centro di un intervento di miglioramento sismico completato due anni fa. Criticità quindi superate? Nient’affatto. A certificarlo è una relazione tecnica che il consigliere Francesco Pilone ha portato all’attenzione dell’Aula nella seduta monotematica. «Dopo aver completato l’intervento di miglioramento, la scuola non risulta adeguata», si legge nel documento. «Nel blocco dell’asilo è possibile l’esecuzione dell’attività didattica». Per i tecnici non sono necessari nuovi studio di vulnerabilità: «E’ solo una spesa inutile che porterebbe a confermare il cattivo stato strutturale della scuola». La conclusione è il de profundis per la ‘Collodi’: «L’unico intervento valido è l’abbattimento e la ricostruzione della scuola con tecniche antisismiche». Ecco il disastroso stato in cui versa la scuola materna di via Leopardi, frequentata da un centinaio di bambini.  Tra i genitori dei piccoli serpeggia la stessa paura provata dalle mamme e dai papà degli alunni della ‘Don Milani’, di cui hanno condiviso la mobilitazione in piazza Municipio.

Le elementari di via Leopardi sono state chiuse la settimana scorsa. Dal 3 novembre i bambini delle classi seconde, terze e quarte vanno a lezione di pomeriggio alla ‘Petrone’ e lo faranno fino al 15 gennaio, prima di essere destinati ad una nuova sede. E i piccoli della scuola dell’infanzia ‘Collodi’? Per il momento non si conoscono le intenzioni dell’amministrazione comunale. Ma al sindaco Battista si è rivolto il dirigente scolastico Sergio Genovese per chiedere soluzioni urgenti.

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