Dati allarmanti e in preoccupante aumento quelli che riguardano le vittime degli incidenti stradali in Molise. Sono stati diffusi dal Compartimento della Polizia stradale Abruzzo e Molise nel corso dell’iniziativa ‘Roadpol-Safety days’. L’anno più nero degli ultimi tre presi a riferimento è il 2019 che ha visto quasi raddoppiare il numero delle vittime della strada rispetto al 2018: 28 morti, 913 feriti e 555 incidenti. Nel 2018 si sono registrati 15 morti, 731 feriti e 478 incidenti. Numeri allarmanti anche nel 2017 quando in Molise ci sono stati 27 morti con 767 feriti e 510 incidenti stradali.
E il 2020 non sembra promettere nulla di buono, come evidenziato anche dal dirigente della Polizia Stradale di Campobasso Marco Graziano. Nonostante nei mesi del lockdown la circolazione dei veicoli si sia sensibilmente ridotta, durante l’estate le strade molisane sono state teatro di numerosi incidenti mortali. Una scia di sangue che si è concentrata soprattutto nelle ultime settimane di luglio e le prime di agosto, con vittime per lo più giovani.
«Le cause principali degli incidenti – ha evidenziato Graziano – sono l’alta velocità, il mancato rispetto delle norme del codice della strada, principalmente i sorpassi azzardati, e la distrazione alla guida, in particolare l’uso del cellulare. Molto spesso si imputa la responsabilità alle condizioni delle strade, ma il 90% degli incidenti, soprattutto quelli mortali, avviene per imprudenza del conducente.
Concorrono anche l’abuso di alcol o il consumo di sostanze stupefacenti, ma non quanto si pensi. Anzi – ammette il capo della Stradale – negli anni abbiamo constatato che soprattutto tra i giovani c’è molta responsabilità. Complici probabilmente il nuovo codice della strada e le pesanti sanzioni, i giovanissimi non si mettono mai alla guida dopo aver bevuto. La fascia di età maggiormente sanzionata è invece quella che va dai 35 ai 50 anni».

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