Un luogo ‘spirituale’ in cui i ricordi più belli incontrano la natura creando un filo invisibile tra chi rimane e chi è andato via troppo presto: è stato inaugurato ieri mattina il “Giardino della rinascita”, l’area verde tra via Depretis e contrada Cese bonificata dall’amministrazione comunale di Campobasso.
Presenti al taglio del nastro l’assessore all’Ambiente Simone Cretella, il presidente del Consiglio comunale Antonio Guglielmi e la presidente della Commissione Ambiente Evelina D’Alessandro.
«Con questa iniziativa abbiamo voluto, appunto, far ‘rinascere’ un luogo della città che, come altre aree, frutto di cessioni urbanistiche del passato, risultava ad oggi completamente abbandonato e mai valorizzato – ha spiegato Cretella -. Questo spazio, però, vuole dare soprattutto la possibilità ai cittadini che ne faranno richiesta di mettere a dimora una pianta da dedicare ad una persona cara scomparsa in modo che si possa incarnare anche materialmente la memoria di chi non c’è più».
Già numerose, nel giorno dell’inaugurazione, le richieste da parte dei cittadini che hanno manifestato il desiderio di partecipare all’iniziativa: «Siamo certi che l’area si riempirà presto di alberi divenendo un vero e proprio giardino botanico e ci auguriamo di trovare subito altri spazi qualora questo non fosse più sufficiente ad ospitarli tutti.
Anche il luogo è simbolico. L’area è posizionata in uno dei punti più alti della città dal quale è possibile avere anche una splendida visuale del castello Monforte.
Campobasso è una delle prime città a realizzare un giardino così ricco di significati e rappresenta una delle iniziative di cui possiamo sicuramente pregiarci».
Partecipare all’iniziativa è semplice: «Abbiamo voluto snellire il più possibile la procedura. Basterà presentare richiesta al Comune di Campobasso comunicando la specie che si intende piantare. L’amministrazione darà delle semplici indicazioni da seguire, dopodiché individueremo il posto riservato all’arbusto che, a seguito del nulla osta del Comune, potrà essere piantato all’interno del giardino.
Chi metterà a dimora l’albero avrà anche il compito di prendersene cura. Noi metteremo a disposizione lo spazio ma sarà poi compito dei cittadini che ne hanno fatto richiesta innaffiare, potare e concimare l’arbusto nel tempo.
Tutto ciò perché vorremmo che questo diventi un luogo frequentato dagli stessi cittadini, dai bambini agli anziani, dove è possibile vivere anche un momento di riflessione condividendo il ricordo dei propri cari. Un luogo con un alto valore spirituale e simbolico dunque e, perché no, vicino ai valori dell’ambiente e della natura».

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