Trentadue manifestazioni d’interesse ma il bando borghi del Pnrr, che vale 20 milioni, se l’è aggiudicato Pietrabbondante con un punteggio che stacca di soli 7 punti il secondo, quello di Castel del Giudice. La commissione ha attribuito 86 punti al progetto di rigenerazione ideato all’ombra dell’antico milite sannita, simbolo – oggi più che mai – di fierezza e resilienza.
Pubblicata ieri sull’albo pretorio della Regione la graduatoria di merito delle manifestazioni di interesse rivolte ai Comuni e finalizzate alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati, caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, misura Turismo e Cultura.
Il progetto per il quale il piccolo comune dell’alto Molise ha proposto la propria candidatura si chiama «Pietrabbondante, un angolo di mondo tra cielo e terra» e, come spiega il sindaco Antonio Di Pasquo raggiunto telefonicamente ieri nel tardo pomeriggio, affonda pienamente nelle enormi ricchezze del territorio, in primis in quell’area archeologica che è un unicum, e non solo del Molise.
Un lavoro di squadra quello che ha portato all’elaborazione dell’idea e alla manifestazione di interesse valutata positivamente dalla commissione di esperti che ha concluso il proprio lavoro qualche giorno fa.
«Partendo, appunto dalle nostre ricchezze, prima fra tutte l’area archeologica, abbiamo ipotizzato un progetto di infrastrutture e di servizi all’interno del paese perché tutto quello che di bello, di straordinario, di unico abbiamo possa avere ricadute economiche sul paese, possa richiamare i tanti giovani che hanno dovuto lasciare Pietrabbondante. Possa farli tornare» spiega il primo cittadino.
Il sindaco Di Pasquo è l’emblema dell’attaccamento al proprio territorio, della volontà di resistere e di lavorare perché paesi che potrebbero sembrare destinati alla lenta agonia possano invece rinascere. Ogni giorno, percorrendo strade non propriamente agevoli, raggiunge Campobasso, dove lavora, e poi torna in alto Molise. Neve, gelo, ghiaccio, pioggia, nebbia, non importa: si torna a casa. Che è il suo paese.
«Io ho scelto di vivere a Pietrabbondante – dice, con orgoglio e con quella fierezza che è tipica della ‘nostra’ gente -. Cosa ho pensato quando sono stato avvisato che il nostro progetto era quello candidato per la realizzazione? In queste ore sono passato da uno stato d’animo di incredulità ad una straordinaria gioia. Sono nato qui, vivo qui dove c’è tutto quello che ho. Voglio e devo difendere la mia terra perché anche altri giovani, come mio figlio, possano fare la mia stessa scelta. Quella che mi ha spinto a candidarmi sindaco due anni e mezzo fa. La nostra gente lo merita».
Nella manifestazione d’interesse, che nei fatti rappresenta l’idea del progetto di rigenerazione di Pietrabbondante, sono stati esplicitati premessa, obiettivi e risultati. Quindi sono stati ‘declamati’ gli interventi che saranno posti in essere per renderlo concreto.
«Un lavoro di squadra, decisamente – spiega il sindaco Di Pasquo -, con professionisti del posto, docenti universitari, abbiamo tirato dentro le migliori energie. Noi – dice ancora – dobbiamo fare di tutto perché la nostra terra quanto meno sia degna del nostro passato così glorioso. È la nostra sfida più grande, non possiamo perderla».
ls

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