Concesso ufficialmente il finanziamento per la sistemazione del movimento franoso che ha travolto un tratto della Sp 21, l’unica strada di collegamento tra il piccolo comune e l’hinterland.
Finalmente, con determina numero 45 del direttore del IV Dipartimento della Regione Molise pubblicata l’altro ieri sull’albo pretorio (il 28 marzo, quindi), in attuazione del decreto del Capo della Protezione Civile è stata concessa alla Provincia di Isernia la somma di un milione 700mila euro a valere sui fondi del Pnrr Missione 2 attinenti alle misure per la riduzione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico.
Fondi stanziati, come detto, sulla base del decreto del vertice del Dipartimento di Protezione civile del 21 ottobre dello scorso anno con il quale è stato approvato l’elenco dei 57 interventi da sostenere economicamente presentato dalla stessa Regione per un importo complessivo di 13 milioni 651mila 220 euro.
La frana di Castelpizzuto, che ha letteralmente spezzato in due il centro più piccolo della provincia di Isernia, risale alla fine di maggio del 2021. A quasi due anni dal fenomeno di dissesto, quindi, la concessione del finanziamento – atteso ovviamente – mette un primo punto fermo alla vicenda. Perché l’importo dei lavori da sostenere si è manifestato subito come inarrivabile per le casse della Provincia di Isernia che immediatamente, con il presidente Ricci in testa, si è messa in moto per trovare la strada giusta da percorrere per addivenire alla somma necessaria per risolvere (e non solo ‘rattoppare’) l’arteria.
Fine maggio 2021. Un crepa, lunga e preoccupante, compare sulla strada provinciale in corrispondenza con lo stabilimento di imbottigliamento che insiste sulla Provinciale. La situazione precipita letteralmente nel volgere di pochi giorni: il 2 giugno di due anni fa, alle 18 circa, i Vigili del Fuoco effettuano un primo sopralluogo, alla presenza del sindaco, Carla Caranci, constatando «il grave pericolo determinato dal dissesto idrogeologico» come si legge nell’ordinanza della Provincia di Isernia con la quale si dispone la chiusura al transito della strada, in corrispondenza dello stabilimento di imbottigliamento dell’acqua.
Nella relazione dei Vigili del Fuoco di Isernia si legge testualmente che «da un esame approfondito dei luoghi, si è potuto constatare che le lesioni sulla carreggiata della strada provinciale si sono originate in corrispondenza dello scavo di sbancamento che la Società Castellina sta effettuando nel proprio stabilimento per l’ampliamento del capannone». Un problema enorme per la viabilità cittadina, come rimarcava allora con legittima preoccupazione il sindaco Caranci, considerato il dissesto franoso in costante movimento e che la Sp 21 è l’unica arteria di collegamento con il paese, a rischio elevato di isolamento.
Le lesioni coinvolgono anche il muro di controriva e di sostegno: inizialmente, per la tutela della pubblica e privata incolumità, si procede a senso unico alternato, con la limitazione di velocità per segnalare il pericolo di attraversamento del tratto instabile. Ma, a stretto giro, nel monitorare il dissesto si riscontra un evidente peggioramento dello stato in rapporto ai pochi giorni precedenti e, d’intesa con il Sindaco, considerata la pericolosità, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, la Provincia emana una ordinanza con la quale il traffico viene interdetto a tutte le categorie di autoveicoli. La società che si occupa dell’imbottigliamento delle acque minerali interrompe i lavori di sbancamento. Iniziano anche i sopralluoghi della Polizia, per conto della Procura di Isernia: una inchiesta quella nata a seguito del movimento franoso che mira a chiarire se vi siano state eventuali responsabilità nel fenomeno di dissesto.
La strada viene quindi nterrotta al traffico il che, nei fatti, significa mesi di disagi enormi per la popolazione che, una volta arrivata lì dove la strada si interrompe, supera a piedi l’area dissesatata e poi può utilizzare le automobili, lasciate parcheggiate dall’altro versante della frana. Immaginabili i problemi per gli agricoltori, gli allevatori ma ovviamente per tutti i cittadini, gli studenti, per chi deve recarsi in altri paesi per lavoro.
Al fine di garantire una percorribilità urgente alternativa ai cittadini di Castelpizzuto, la Provincia, il Comune di Castelpizzuto e la Santa Croce srl sottoscrivono un protocollo di intesa per la realizzazione di percorso stradale provvisorio che rende raggiungibile Castelpizzuto bypassando l’area della strada provinciale interdetta alla circolazione.
I disagi, purtroppo, non terminano né si attutiscono stante l’unica area dove tale bretella avrebbe potuto essere realizzata. Un percorso obbligato, non sempre agevole soprattutto d’inverno. Nel frattempo, l’area del dissesto viene dotata di congegni utili al monitoraggio del dissesto e viene ricoperta da teloni in plastica nera per evitare che le condizioni meteorologiche potessero peggiorare ulteriormente lo scivolamento della frana. Anche il tratto stradale viene in qualche modo ‘rattoppato’ ma, come è evidente, si tratta di soluzioni tampone, in attesa dei lavori che possano risolvere definitivamente il fronte del dissesto e ripristinare la corretta transitabilità della strada.
La concessione del finanziamento ufficializza quindi un percorso fatto di documenti e di impegni: nel luglio del 2022, la Regione Molise trasmette al Dipartimento della Protezione Civile, la “scheda relazione” contenente la proposta progettuale relativa all’intervento sulla frana di Castelpizzuto.
Segue poi la fase dell’istruttoria e della valutazione della proposta progettuale, conclusa con esito positivo, e l’intervento viene incluso nell’elenco di dettaglio contenuto nel decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 21 ottobre 2022. La Provincia di Isernia ne è il soggetto attuatore.
In seguito, passaggio fondamentale, il vertice del Dipartimento della Protezione Civile ed il presidente della Giunta sottoscrivono l’accordo e l’altro ieri la formale concessione della somma, in attuazione del decreto, che assicura la copertura finanziaria dell’intervento di sistemazione del movimento franoso a ridosso del centro abitato lungo la Sp 21 sulla base della scheda di relazione contenente la proposta progettuale inviata dall’Ente Attuatore (la Regione Molise) ed approvata dal Dipartimento della Protezione Civile.
La Provincia di Isernia è quindi soggetto attuatore e il rapporto di concessione scadrà il 31 ottobre 2025.

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