Un altro no ma questa volta il dissenso viene messo nero su bianco in una deliberazione di Consiglio comunale. Ed è primo in tal senso.
Come anticipato ieri su queste pagine, l’assise riunita in seduta straordinaria, giovedì pomeriggio si è espressa sul progetto Pizzone II e ha decretato il proprio dissenso all’ipotesi di realizzazione di una centrale idroelettrica di rimpomaggio. Fino ad oggi, al netto delle osservazioni presentate entro i termini e delle successive integrazioni documentali richieste (come quelle del ministero della Cultura, ampiamente riportate nell’edizione di ieri di Primo Piano Molise), nessuna istituzione si è espressa collegialmente. Lo ha fatto il Comune di Castel San Vincenzo mentre fuori, gli attivisti del coordinamento e tanti cittadini, assistevano ai lavori richiesti dalla minoranza consiliare che ha presentato una mozione. Documento emendato dalla maggioranza ma alla fine votato. E in Aula c’erano anche gli amministratori di Alfedena, altro Comune pesantemente coinvolto nell’ipotesi progettuale.
«Ci aspettiamo che anche gli altri comuni deliberino la loro ferma opposizione al progetto, a partire da quello di Pizzone – commentano dal coordinamento per il no -: Enel, comunque, dovrebbe prendere atto che i due comuni dove insistono i laghi, Alfedena e Castel San Vincenzo, sono nettamente contrari e che l’ente parco ha già espresso un parere negativo. La società farebbe quindi bene ad abbandonare definitivamente questo progetto devastante i cui impatti non possono essere mitigati in alcun modo. Noi proseguiremo la mobilitazione, per l’orso, la bellezza delle montagne del Parco e la tutela della salute della popolazione».
Intanto, si apprende da fonti interne al coordinamento, che il presidente Pallante, lo scorso martedì, nel corso del sit in davanti a Palazzo D’Aimmo avrebbe rappresentato ai cittadini presenti la volontà della presidenza e dei capigruppo di incontrarli. E i delegati del coordinamento dovrebbero essere in Consiglio regionale nei prossimi giorni, per una audizione con lo stesso presidente Pallante e i capigruppo consiliari.

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