Emergenza sanitaria: vanno avanti senza sosta in tutta la provincia i servizi delle pattuglie ed i posti di controllo dei Carabinieri per garantire il rispetto delle misure anti-Covid. Ma i militari sono impegnati quotidianamente anche su un altro fronte: sostenere le persone più fragili.
La Centrale Operativa Provinciale ha ricevuto sul numero di pronto intervento “112” la telefonata di un uomo 91enne, vedovo, residente in Frosolone. L’anziano ha riferito di non sentirsi bene e ha chiesto aiuto all’Arma poiché non riusciva a contattare il proprio medico di base. I militari di pattuglia hanno subito raggiunto l’abitazione dove l’anziano vive solo, e hanno accertato che, sofferente per diverse patologie, aveva avvertito un forte dolore ad una gamba che risultava visibilmente gonfia ed arrossata. L’anziano si lamentava e ha detto ai militari di non essere riuscito a contattare telefonicamente il proprio medico con studio nello stesso comune. I militari hanno raggiunto lo studio del dottore per spiegare l’accaduto e ottenuta rassicurazione di una pronta visita sono tornati dall’anziano per aiutarlo a preparare il pranzo in attesa del medico che poco è andato a visitare il pensionato. Successivamente nel perlustrare le strade del paese i militari hanno incrociato lungo la strada provinciale che conduce alla frazione di Colle Carrise, un’anziana donna 83enne, che stava facendo ritorno a piedi dall’abitato del comune di Frosolone, con buste pesanti della spesa. I militari non sono rimasti insensibili e hanno accompagnato la pensionata a casa. Semplici gesti, molto graditi alla collettività, confermano ancora una volta come i Carabinieri sanno essere fermi, ma prima di tutto sono uomini che aiutano gli altri.
Intanto continuano i controlli ed elevato è il senso di responsabilità dei cittadini che tendenzialmente rispettano il divieto di uscire dalle case, salvi i casi di comprovata necessità. Talvolta si rende necessario intervenire contestando le relative violazioni. L’aiuto richiesto ai Carabinieri, in questo difficile momento, non è rappresentato dalla classica richiesta di intervento a seguito di un reato o di un pericolo che si avverte, ma piuttosto è una richiesta per poter far fronte a quelle azioni quotidiane, che si svolgevano in prima persona, e che ora sono diventate così incredibilmente difficili. In questo periodo di emergenza le pattuglie dell’Arma, così come già avvenuto nelle settimane scorse, continuano ad esprimere la propria vicinanza alle persone bisognose che vivono da sole ed in condizioni precarie di salute o di indigenza economica.

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