L’arrivo è atteso in queste ore, al massimo entro qualche giorno. Sarebbero una quindicina i migranti che saranno ospitati nei centri di Isernia e provincia in seguito alla decisione assunta dal Ministero e di cui il sindaco d’Apollonio è venuto a conoscenza ieri. Arrivano da Messina, sono stati tutti sottoposti ad un periodo di quarantena e ad un successivo tampone molecolare che ha dato esito negativo.
Rassicurazioni, queste, importanti soprattutto oggi, in un momento in cui Isernia e molti centri della provincia stanno tirando un sospiro di sollievo visto il tangibile rallentamento dei casi di contagio, frutto dell’adozione di misure rigorose e di tante restrizioni. Nessuna notizia, al momento, delle modalità di sistemazione e dei centri prescelti per l’accoglienza.
La Prefettura del capoluogo di provincia è al lavoro per organizzare ogni dettaglio. «Isernia è una città accogliente, lo è sempre stata – spiega il primo cittadino – ovviamente oggi la situazione è resa più complicata dall’emergenza sanitaria, dalla situazione socio economica di grande difficoltà che coinvolge Isernia e la provincia.
Questo, di fatto, rende più complicato strutturare l’accoglienza consentendole di diventare reale integrazione». Al momento i centri cittadini, e anche quelli in provincia, non dovrebbero avere problemi di ospitalità, conferma il sindaco. Molti dei migranti che sono arrivati negli ultimi mesi – con numeri di certo inferiori al solito – sono andati via: chi è scappato verso altre nazioni europee, chi invece è stato poi spostato altrove.
Quindi, non dovrebbero registrarsi problemi di sovraffollamento. Certo è che, per una ulteriore forma di sicurezza, il sindaco sembra essere intenzionato a richiedere nuovi tamponi e un altro periodo di quarantena così da blindare completamente il territorio. Resta sullo sfondo il tema dell’accoglienza che sia proporzionale agli abitanti del territorio. «Noi siamo disposti a fare la nostra parte – continua d’Apollonio – ma devono ugualmente farla tutti i paesi».

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