Come in un pericoloso effetto domino, lo svuotamento di professionalità che caratterizza da tempo, e ormai in maniera cronica, il Pronto soccorso del Veneziale sembra destinato a replicare anche il reparto di Pediatria dell’ospedale isernino. E se non si interverrà per tempo, non sarà possibile più nascere a Isernia.
Nel reparto, che è una unità operativa semplice, sono due i professionisti a regime. Dal prossimo primo giugno, quindi fra quindici giorni, il dottor Mauro prenderà servizio, in quanto vincitore di concorso, in Campania. Dopo 30 giorni, ad inizio luglio, la responsabile dell’Uos, la dottoressa Pannoni, andrà in ferie. In pratica, smaltirà quelle arretrate posto che da settembre terminerà il proprio rapporto di lavoro con l’Asrem per la meritata pensione.
Nel giro di 45 giorni, quindi, il reparto perderà le uniche due professionalità che vi operano. E ovviamente se non arriveranno provvedimenti adeguati, il reparto sembra destinato alla chiusura dal prossimo primo luglio. Con l’effetto domino sul Punto nascita. Perché, ovviamente, richiede il servizio pediatria h24 e senza gli unici medici rimasti in servizio (al momento), sarà impossibile mantenerlo in piedi.
Il reparto di Pediatria si regge sui due medici, entrambi in uscita sebbene con tempistiche diverse, e sulle cooperative di medici che però non potranno reggere una unità operativa semplice.
La situazione, da allarme rosso, sarebbe nota all’Asrem e anche al primario delle tre unità operative presenti in regione e che quindi dirige anche quella del Veneziale.
Inizia il count down, quindi, per il reparto e, di conseguenza, per il Punto nascita. Con il rischio serio che dal primo luglio, al Veneziale, sarà vietato partorire.
ppm

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.